Una dorsale di fibre ottiche per l'Amministrazione comunale. L'assessore Coggiola: "Estenderemo i servizi collegati alla rete"

Una dorsale di 35 chilometri di fibre ottiche al servizio del sistema di videsorveglianza della circolazione ma che in futuro potrà essere utilizzata anche per scopi diversi. L'Amministrazione comunale si è dotata di un sistema tecnologicamente avanzato nel campo delle telecomunicazioni e trasmissioni di dati e immagini realizzando una propria rete in fibra ottica. L'intervento è iniziato per rispondere alla necessità di monitorare con telecamere la circolazione stradale ma durante i lavori è stato deciso di fare qualcosa di più: invece di un collegamento tramite i cavi telefonici è stato posto in opera un fascio di fibre ottiche da 48 anime che oggi viene usato in minima parte lasciando quindi spazio per ulteriori utilizzi per esempio l'inserimento del controllo degli impianti semaforici centralizzati, il controllo dei parcheggi, dei pannelli a messaggio variabile e delle porte telematiche, di telecontrollo degli impianti tecnologici installati negli immobili comunali e di altri impianti di videosorveglianza e via dicendo. Sulla dorsale è già stato innestato il sistema delle telecamere già in funzione presso i principali snodi del traffico cittadino e collegate alla centrale operativa della Polizia Municipale e per gli altri sistemi si devono fare soltanto i singoli collegamenti.Per la posa della fibra ottica sono stati utilizzati il più possibile le condutture esistenti in modo da limitare gli scavi. "La dorsale è stata realizzata usando la rete semaforica – precisa l'assessore ai lavori pubblici Paolo Coggiola – e questo non ha comportato scavi ulteriori". Inoltre, visto che le telecamere per il controllo della circolazione non sono collegate via telefono, il Comune risparmia le spese del canone al gestore di telefonia. Rimanendo in tema, il costo per la posa in opera della dorsale si è attestata sui circa 135mila euro (270 milioni di vecchie lire), costo ammortizzabile velocemente viste le tariffe richiesti per il sistema collegato via telefono (300 milioni di vecchie lire all'anno poi dal secondo anno si raddoppia). Per 15 (la metà di quelle attuali) telecamere il Comune pagava tra canone e consumo circa 380 milioni di vecchie lire all'anno. "La verifica dei costi relativamente contenuti – aggiunge l'assessore Coggiola – ci mette in condizione di valutare la possibilità di estendere ulteriormente la rete di fibre ottiche appoggiandosi alle infrastrutture esistenti come i semafori e l'illuminazione pubblica". (mf)