Andriulli (AN): «Un marchio per i ristoranti tipici di Firenze»

Un marchio per i ristoranti tipici di Firenze. A chiederlo, in una mozione, è il consigliere di Alleanza Nazionale Antonio Gerardo Andriulli.«Firenze - scrive Andriulli - vanta numerosi ristoranti "tipici" con cucina tradizionale toscana e la qualità dei nostri prodotti è uno dei cardini dell'economia fiorentina e toscana».La mozione invita il Sindaco «ad avviare una iniziativa, con il coinvolgimento dei gestori degli esercizi, della Confcommercio e delle associazioni enogastronomiche interessate, per riunire i "ristoranti tipici" di Firenze sotto un unico "marchio" garante della loro tipicità». Tale marchio, secondo l'esponente del centrodestra, «darà diritto all'esposizione del logo "Ristorante Tipico", che garantirà ai clienti la provenienza toscana di almeno un certo numero di portate inserite nei menù e di un certo numero di vini della carta». (fn)Questo il testo della mozione:Tipologia: MozioneProponente: Antonio Gerardo AndriulliOggetto:" Ristoranti tipici " certificatiCONSIDERATO che la città di Firenze vanta numerosi ristoranti "tipici" con cucina tradizionale toscana ;APPURATO che la cucina toscana è conosciuta in tutto il mondo;RILEVATO che la qualità dei nostri prodotti è uno dei cardini dell'economia fiorentina e toscana;TENUTO CONTO dell'esigenza dei consumatori di conoscere sempre più in dettaglio la provenienza e il percorso degli alimenti; quindi, della necessità di fare incontrare al meglio domanda ed offerta;ACCERTATO che la Confcommercio è interessata alla difesa dei ristoranti tipici;CHIEDO AL SINDACOChe avvii una iniziativa, con il coinvolgimento dei gestori degli esercizi, della Confcommercio e delle Associazioni Enogastronomiche interessate, per riunire i "ristoranti tipici" di Firenze sotto un unico "Marchio" garante della loro tipicità ( tale "Marchio" darà diritto all'esposizione del logo "Ristorante Tipico", che garantirà ai clienti la provenienza toscana di almeno un certo numero -da stabilire- di portate inserite nei menù e di un certo numero – da stabilire – di vini della carta).Antonio Gerardo Andriulli