Cigliana (FI): «Per i DS fiorentini chi non si allinea va cacciato»

«La polemica dei DS nei confronti del soprintendente Valentino è esplosa ieri in Consiglio comunale con tutta la sua rabbia. L'ostilità dimostrata dai consiglieri di sinistra nasce in realtà da lontano ed ha trovato solo ieri spunto ed occasione nei contenuti della risposta, certo dura e provocatoria, inviata dal soprintendente al Presidente del Consiglio comunale». Il giudizio è del capogruppo di Forza Italia Rodolfo Cigliana.Secondo Cigliana «è chiarissimo il significato delle parole pronunciate ieri dai consiglieri diessini secondo i quali il contenzioso di Valentino con la città risale al 1994 e si era concluso solo con il suo allontanamento da Firenze. Per questo ieri i diessini hanno pronunciato l'accusa e la condanna, ovvero hanno sottolineato l'incompatibilità del soprintendente con la città».«Secondo questa tesi, dunque - ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia - Valentino non doveva tornare a Firenze e, soprattutto, da personaggio scomodo quale egli è non doveva tornare a disturbare i progetti dell'amministrazione comunale, con i suo "no" finalizzati alla salvaguardia dei monumenti, alla lotta contro il degrado, alla protezione del territorio e del paesaggio. Dal momento che è tornato ora Valentino dovrebbe essere subito trasferito altrove. Allora è evidente un altro risultato, confermato dalla strumentalizzazione politica avvenuta ieri in Consiglio comunale: i Ds, per attuare i loro programmi, preferirebbero solo soprintendenti deboli o allineati che dicano "si" pur con distinguo, prescrizioni e raccomandazioni poi sempre disattese; o che, tutt'al più, dicano "ni" per amore di carriera. Ma la città non appartiene ai DS: appartiene ai cittadini. E' quindi l'amore per Firenze che spinge gli uomini liberi di pensiero a dire "no" quando necessario: per loro è un obbligo morale».«L'amministrazione comunale - ha concluso Cigliana - anzi, dovrebbe essere grata a Valentino per l'occasione di riflessione, di contraddittorio e di confronto che offre per quei no che, fuori dei giochi della politica, possono aiutare a rendere migliore e più degna la nostra città». (fn)