Moda, l'assessore Colonna e l'onorevole Spini: "Il Governo blocchi la proposta di legge per l'istituzione di un museo a Milano e rilanci la Galleria del Costume a Firenze"
"Un'operazione scriteriata, perché invece di rafforzare quello che già c'è si tenta di duplicarlo". E' l'allarme lanciato dall'assessore allo sviluppo economico Francesco Colonna e dall'onorevole Valdo Spini che stamani in Palazzo Vecchio hanno convocato una conferenza stampa per richiamare l'attenzione su un progetto in atto in Parlamento: quello di creare un museo della moda."I parlamentari di Alleanza Nazionale Santanchè, La Russa, Armani e altri dicono Colonna e Spini hanno presentato una proposta di legge per l'istituzione di un museo della moda a Milano. Costo 18 miliardi di vecchie lire. Dimenticando, forse, che una cosa del genere esiste già a Firenze e risponde al nome di Galleria del Costume. Che il luogo dove sorge, Palazzo Pitti, è quanto di meglio si possa aspirare e che la nostra città ospita, da anni una delle più grandi manifestazioni di moda a livello mondiale".L'onorevole Spini è anche il primo firmatario (assieme agli onorevoli Giovanni Bellini, Carlo Carli, Andrea Lulli, Beatrice Magnolfi, Michele Ventura) di un'interrogazione al ministro dei beni culturali nella quale si chiede a che punto sia "l'emanazione del decreto legislativo per l'ordinamento della Galleria del Costume, quali siano gli impegni del Governo per il potenziamento della stessa e se non ritenga il Governo concentrare sulla struttura già positivamente esistente ogni impegno in materia, evitando doppioni e dispersione di risorse". Nell'interrogazione si ricorda anche che la Galleria del Costume è nata nel 1983 prima come estensione del Museo degli Argenti e in seguito accorpata alla Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti e che il Ministero dei beni culturali contribuì alla sua costituzione, nel 1984, con 180 milioni. E ancora che le sue raccolte constano di circa settemila opere della storia del costume e della moda dal dicottesimo secolo, con abiti di Cosimo I, Eleonora di Toledo e Don Garcia risalenti al 1500.L'onorevole Spini sottolinea come, nella seduta del 27 giugno scorso, un intervento dell'onorevole Carli in commissione cultura ha costretto la commissione stessa a sospendere la proposta di legge "in attesa di acquisire nuovi elementi"."Il Governo, così come i parlamentari toscani del centrodestra concludono Colonna e Spini facciano sapere la loro opinione. Non si tratta di campanilismo, ma di programmazione delle risorse e valorizzazione del patrimonio".(fd)