Dismissione patrimonio immobiliare Nuovo Pignone: il Comune di Firenze acquista 4 alloggi per famiglie socialmente deboli
"Un intervento intelligente che ha salvaguardato i ceti più deboli rendendo possibile la proprietà e il diritto a una casa". E' il commento dell'assessore alle politiche per la casa Tea Albini che stamani in Palazzo Vecchio ha presentato le soluzioni che si sono verificate dopo la decisione da parte del Nuovo Pignone di alienare il patrimonio immobiliare, costituito da 96 alloggi in via Perfetti Ricasoli. Alla conferenza stampa erano presenti anche Alessio Gramolati (segretario della Camera del Lavoro), Claudio Giardi (Rsu Nuovo Pignone), Stefano Tossani (Cooperativa Unica), Franco Belli (Sunia), Giovanni Aquila (direttore attività immobiliari G.E. Italia) e Renzo Borsari (relazioni esterne Nuovo Pignone)."Nell'ambito di questa operazione ha detto ancora l'assessore Albini siamo stati investiti del problema relativo a quattro famiglie seguite dai servizi sociali del Comune che non potevano esercitare il diritto di prelazione, nonostante la convenienza per l'acquisto. Ecco allora che l'Amministrazione Comunale ha acquistato quattro appartamenti al prezzo di 64.557 euro, 125 milioni di vecchie lire ciascuno, per un totale complessivo di 258.228 euro, 500 milioni, e li ha destinati alle stesse famiglie, con un canone di affitto come si trattasse di alloggi comunali".In dettaglio, l'operazione ha avuto questo risultato: 83 alloggi sono stati acquistati dagli assegnatari, 4 dal Comune di Firenze e 9 dalla Cooperativa Unica, che ha comunque garantito la permanenza alle famiglie interessate e a rinnovare i contratti di locazione a canoni concordati.(fd)