Cittàperta': il Sindaco Cicerone' accoglie i fiorentini in Palazzo Vecchio, anche questa manifestazione è utile a rilanciare il ruolo culturale della città'
Un Cicerone' d'eccezione per i fiorentini che oggi hanno partecipato alla prima giornata di Cittàperta', la manifestazione voluta dal sindaco Leonardo Domenici. Ad accogliere i gruppi dei visitatori, come annunciato, c'era proprio il sindaco che, senza alcuna soggezione, ha spiegato il senso dell'iniziativa, ma soprattutto ha illustrato gli affreschi della Sala di Clemente VII, la sua stanza di lavoro, abitualmente chiusa al pubblico.In questa prima mattinata Domenici ha voluto accogliere personalmente tutti gli ospiti, senza delegare ai colleghi di giunta che invece si alterneranno nel pomeriggio e nelle prossime date già fissate, chi fin dalle 8,30 aveva iniziato la visita al Corridoio Vasariano o ai Quartieri Monumentali, accompagnato fino alla Sala di Clemente VII dal Vasari', una delle giovani guide del Museo dei Ragazzi.L'invito del Sindaco era stato chiaro: riappropriamoci della città e cominciamo proprio da quello che è uno dei palazzi più conosciuti nel mondo, ma che deve essere prima di tutto dei fiorentini.Un successo che è andato al di là delle aspettative, come ha spiegato Domenici, 'e che certamente ripeteremo dal prossimo autunno, cercando di far felici anche coloro che in questa prima fase sono rimasti fuori''. 'Onestamente ha aggiunto volevo anche far comprendere a tutti voi il mio amore per la nostra città e per i fiorentini''. In sole due ore i centralini per le prenotazioni esaurirono i circa 800 posti disponibili per le tre giornate di oggi, del 22 e del 29 giugno. Dodici i gruppi di visita (4 al Corridoio Vasariano, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza, e 8 nei quartieri di Leone X) per ogni sabato. Al termine del tour tutti potevano continuare da soli la visita a Palazzo Vecchio.Particolarmente apprezzata dagli ospiti la possibilità di visitare stanze come quella di Clemente VII, la Cappella di Cosimo e Damiano (piccola anticamera di passaggio tra la stanza di Cosimo I e l'Ufficio del Sindaco), di Giovanni dalle Bande Nere (che ospita la segreteria del primo cittadino): tutti luoghi che nessun turista vede mai.Nel primo gruppo di oggi Domenici è stato particolarmente contento di poter salutare uno dei lavoratori della Gilbarco', l'azienda metalmeccanica fiorentina in crisi, che insieme ad alcuni suoi compagni di lavoro era stato ricevuto da lui due giorni fa proprio in Palazzo Vecchio.Il Sindaco ha quindi ricordato a tutti, invitandoli ad essere presenti, la festa del Solstizio d'estate, realizzata dal Comune in collaborazione con Replay in programma il prossimo 21 giugno, e le manifestazioni previste per festeggiare il patrono il 24 giugno.'Riappropriarsi della città ha detto agli ospiti - significa anche conoscere i luoghi dove si è fatta e si fa la storia di Firenze, la sua cultura e la sua arte''.Soddisfatto dell'iniziativa il sindaco si è poi soffermato con i giornalisti sottolineando come questo mese di giugno segni un momento particolare per Firenze ''che vive un'eccezionale ripresa delle attività culturali. Spesso ci è stato chiesto dove mettevamo le risorse. La risposta è nel programma del Maggio Musicale che domani avrà l'onore di avere, per la seconda volta in poche settimane, la direzione di Claudio Abbado che questa volta viene a dirigere l'Orchestra del Maggio, la prima orchestra italiana diretta dal Maestro dopo la sua lunga parentesi all'estero, ma anche nella grande mostra su Michelangelo a Palazzo Strozzi, che segna il rientro di Firenze nel circuito espositivo di altissimo livello anche grazie alla scelta fatta dall'Amministrazione di ricapitalizzare Firenze Mostre e di scegliere un presidente che, fin da subito, ha condiviso le scelte della giunta''. 'In questa rinascita culturale mi fa piacere poi segnalare ha proseguito anche il Gabinetto Vieusseux che poche settimane fa aveva organizzato il convegno su Montanelli di altissimo rilievo; la mostra di Kantor e i Catalani in Piazza Pitti, dimostrazione di come pubblico e privato possono collaborare insieme, ma anche l'impegno di Francesco Bonami, neo direttore della Biennale di Venezia, alla Leopolda e la prima nazionale di Cremaster' al Goldoni, o la festa del Solstizio d'Estate, in una logica che è quella di non dare solo appuntamenti d'elite''.'Insomma ancora una volta mi sembra di poter dire che è forse è l'ora di smettere di piangersi addosso e di comprendere dove sono le risorse della nostra città. La ripresa culturale di questo giugno ha concluso Domenici - deve darci la forza per andare avanti su questa strada e infondere ottimismo a tutti''. (dm)