La giunta di Palazzo Vecchio aderisce alla Marcia di Barbiana

Anche la giunta di Firenze, primi firmatari il sindaco e il vicesindaco, Leonardo Domenici e Giuseppe Matulli, e l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri, ha aderito alla marcia ‘Per la scuola di tutti e di ciascuno'. L'iniziativa, in programma domenica prossima, è stata promossa dagli ex alunni di don Lorenzo Milani e dal sindaco di Vicchio del Mugello.E infatti la marcia partirà dal Comune di Vicchio per concludersi proprio davanti all'ingresso della Scuola di don Lorenzo, a Barbiana. L'obiettivo è quello di dare un nuovo segnale contro la riforma proposta dal ministro Letizia Moratti, e come ‘segno per la salvaguardia e la valorizzazione della scuola democratica, laica e pubblica, contro i rischi di contro-riforme in atto'.Alla marcia, oltre alla giunta di Palazzo Vecchio, hanno aderito numerosi esponenti politici nazionali, sindaci e assessori di diverse città, presidenti di Regioni e numerose associazioni della società civile e del volontariato.Le informazioni sulla marcia si trovano su www.barbiana19maggio.it .Tra l'altro, proprio nei giorni scorsi, il coordinamento degli assessori alla pubblica istruzione dell'ANCI ha approvato un documento (allegato al comunicato) contro l'idea del ministro Moratti che vorrebbe anticipare le iscrizioni alla scuola dell'infanzia e alle elementari. (dm)DOCUMENTO ASSESSORI PUBBLICA ISTRUZIONE DELL'ANCIISCRIZIONI ANTICIPATE: PERCHE' LA MORATTI CONTINUA AD ILLUDERE I CITTADINI?Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.Secondo noi il Ministro Moratti persevera nella politica degli annunci che non potranno essere realizzati, come già per la riforma cosiddetta Bertagna, ormai nel dimenticatoio, imbarazzante, inservibile, documento. Ma ciò non ha scoraggiato il Ministro che continua a suonare la tromba dell'anticipo delle iscrizioni.Gli Enti Locali hanno da tempo e in più sedi, ministeriali e parlamentari, precisato la loro posizione, non di contrapposizione partitica, ma di fattibilità della proposta, che, prescindendo dalle valutazioni di principio, è risultata inesistente almeno per questo primo anno scolastico, perché come tutti i componenti della Commissione Scuola hanno precisato, non ci sono i tempi, non ci sono le risorse, non ci sono le condizioni strutturali.La situazione è uguale sia nelle scuole materne statali che nelle scuole materne comunali, per entrambe le quali i comuni sono titolari unici delle stesse competenze tra cui: edilizia, arredi, trasporti e refezione scolastica, proprio le voci incise per qualità e quantità da eventuali nuovi arrivi, che dovrebbero scompaginare accordi e gare ormai definite, per la fornitura dei servizi necessari per l'avvio dell'anno scolastico prossimo, .Che senso ha mettere l'accento sulla riapertura delle iscrizioni anticipate?Forse a far sperare i genitori che non trovano posti ai nidi? Nella scuola materna infatti le liste d'attesa non sono tali da richiedere modifiche normative.Allora perché ostinarsi a stravolgere la composizione delle classi, introducendo bambini che hanno necessità di tempi e cure fisiologiche diverse dai bimbi di tre e quattro anni, mettersi contro il personale che giustamente vede come non propria la funzione di cambiare i pannolini, spendere, ove ci fosse, danaro pubblico per cambiare l'organizzazione delle classi di materna, che in Italia sono circa centomila, nel "sistema pubblico di istruzione"?.I Comuni non vogliono per ora sollevare questioni di legittimità di norme non approvate, ma non vogliono neppure che si alimentino speranze nei cittadini che non potranno essere realizzate, come non si è realizzata la concretizzazione dell'emendamento dell'Anci, che avrebbe aiutato seppur non risolto definitivamente, prima accolto dal Ministro Moratti e poi, senza spiegazioni, cancellato.Un modo per risolvere le problematiche dei posti negli asili nido lo si può forse trovare, ma con gli strumenti e i tempi del caso, senza stravolgere i servizi costruiti nel rispetto di leggi ancora vigenti e dei diritti dell'infanzia e nel rispetto delle competenze di ciascun soggetto istituzionale.Il Coordinamento degli Assessori alla scuola dei Comuni