"Persone, non schiavi": il Quartiere 4 aderisce all'appello di Arci, Caritas, Cnca contro il decreto Bossi-Fini
Nella seduta dell'8 maggio il Consiglio di Quartiere 4 ha deliberato, a maggioranza, di aderire all'appello Persone, non schiavi', lanciato da Arci, Caritas e Cnca della Toscana, per protestare contro il disegno di legge Bossi-Fini sull'immigrazione. Come è noto, l'appello denuncia l'ispirazione xenofoba, razzista e schiavista della normativa attualmente all'esame del Parlamento e indice una manifestazione per il 16 maggio, ore 17, in p.zza Santissima Annunziata.Ricordiamo che il 31 ottobre 2001 il Quartiere 4 ha già approvato una mozione duramente critica verso il disegno di legge del governo sull'immigrazione."Questo testo- recita la mozione- se disgraziatamente verrà approvato dal Parlamento, renderà ancora più difficile la vita degli stranieri
introducendo norme pesantemente restrittive
con evidenti violazioni della Costituzione e del diritto internazionale
L'immigrato viene considerato unicamente come forza lavoro; il suo ingresso in Italia viene vincolato al possesso di un contratto di lavoro e termina con la cessazione dello stesso; i ricongiungimenti familiari saranno quasi impossibili; di fatto si vuole impedire l'inserimento di queste persone nel nostro tessuto sociale". Preoccupa anche lo spostamento di competenze dalle autonomie locali alle Prefetture per cui "l'immigrazione è vista come un problema di ordine pubblico e di sicurezza e non come un fattore strutturale della nostra società di oggi e di domani".In pratica "questa sciagurata legge sarà inapplicabile, aumenterà di fatto la clandestinità e costringerà sempre più stranieri ad entrare in Italia attraverso l'illegalità e il traffico di esseri umani".La mozione denuncia anche il grave attacco che si prospetta per il diritto d'asilo e sostiene che "una legge così lesiva dei diritti dei migranti diventa lesiva per i diritti di tutti i cittadini".(seg-red)