Portanova (FI): «Che fine faranno l'ex Manifattura Tabacchi e l'ex Meccanotessile?»

«A Firenze ci sono due grandi strutture, l'ex Manifattura Tabacchi ed il costruendo museo di arte contemporanea nell'ex Meccanotessile di Rifredi, ma l'assessore alla cultura Siliani non ha le idee chiare su come potrebbero essere utilizzate». Lo ha detto il consigliere di Forza Italia Raimondo Portanova intervenendo in Consiglio comunale durante il dibattito sulla relazione dell'assessore alla cultura Simone Siliani.«Il nostro assessore - ha aggiunto Portanova - continua a esporci buoni propositi e, leggendo la sua relazione, ci si rende conto che sta per essere travolto da fatti e avvenimenti che non è in grado di gestire. In particolare sta per essere travolto da un insieme di "contenitori" che nei prossimi anni Firenze avrà a disposizione e che, probabilmente saranno privi di contenuti: ad esempio la Manifattura Tabacchi e il Meccanotessile, senza dimenticare gli uffici giudiziari del centro storico che verranno trasferiti a Novoli».«La Manifattura Tabacchi, con le sue ampie strutture - ha osservato il consigliere di Forza Italia - non può essere, come dice l'assessore, il punto di appoggio di un sistema della contemporaneità che si sviluppa fra le Cascine, Novoli e Rifredi: deve essere il centro di produzione di un'attività culturale precisa ed individuata con grandi mostre e grandi eventi che non trovano spazio a Palazzo Strozzi. Come forza di opposizione a Firenze ma al governo nel paese siamo disposti ad impegnarci perchè la Manifattura Tabacchi diventi patrimonio della città, la sua collocazione e i suoi spazi diventino però lo strumento per un rilancio di Firenze nel mondo della cultura e dell'arte».«Intanto - ha concluso Portanova - la realizzazione delle strutture va avanti per non perdere i contributi dell'unione europea, l'assessore prevede di assegnare i lavori nell'ottobre prossimo e di completarli nella primavera del 2004: per farci che cosa? saranno poi idonei ? di solito prima di far qualcosa si decide a che cosa serve e poi si fa.Soprattutto non riesce ad individuare in che direzione muoversi, a darsi un programma concreto o a realizzare qualche evento che quantomeno riporti la nostra città all'attenzione del mondo: nessuno verrà mai a Firenze per vedere "continuità" o per uno spettacolo del "Maggio musicale" stiamo facendo una cultura di bottega per noi bottegai, al massimo possiamo riempirci la bocca con le parole "area metropolitana".Otto anni di gestione della cultura a Firenze e il risultato è la relazione dell'assessore Siliani che nelle sue 34 pagine nulla dice e nulla di concreto propone, visto l'andazzo pensiamo che il programma del centro sinistre per le future amministrative sarà la fotocopia della sua relazione, assessore Siliani. E' troppo facile chiedere l'assoluzione per non aver commesso il fatto, anche perché si potrebbe incappare in una condanna per omissione di atti d'ufficio». (fn)Questo il testo del'intervento:«Un dibattito sulla cultura o un dibattito sulla cultura a Firenze, nel primo caso potrebbe essere presuntuoso da parte nostra e quest'aula potrebbe non essere sufficiente, nel secondo caso dovrebbe essere preceduto da un rendiconto da parte di chi l'ha gestita sino ad ora con precisa esposizione dei risultati ottenuti negli ultimi otto anni di potere assoluto da parte della sinistra anche in questo campo.Il lodevole sforzo compiuto dall'assessore Siliani non risponde a questa preliminare esigenza, trentaquattro pagine di buoni propositi non sono la risposta alla domanda "che cosa è stato fatto?" e il "work in progress" dell'assessore è tutto meno che un programma di lavoro.La missione di Firenze nella cultura! E' il punto "uno" della relazione, peccato che non ci siano altri numeri dopo il numero uno.Peccato anche che non si capisca quale sia questa missione e dove voglia andare il nostro missionario…..La sua corposa relazione è infatti una lunga esposizione di sogni che per qualcuno possono anche essere incubi.Il tempo a nostra disposizione non è sufficiente per una completa argomentazione dei vari problemi della cultura a Firenze e quindi mi limiterò ad alcune osservazioniTutti conveniamo che Firenze gode di una situazione privilegiata, il nostro patrimonio artistico è tale che nessuna cattiva amministrazione, sia statale che comunale, può limitarne l'attrattiva verso il resto del mondoFirenze è soprattutto un museo e nessuno riuscirà a chiuderlo.Ma essere un museo, essere una città museo non è un delitto anche perché i suoi cittadini, sia quelli che operano nelle poche industrie, sia quelli che operano nel terziario ne sono in gran parte soddisfatti: personalmente posso dire che da quando ho trasferito il mio studio nel centro storico a due passi da qui il lavoro è più bello ed anche i clienti mi vengono a trovare più volentieri, pur lamentandosi delle difficoltà dovute all'accesso facile, ma questo è un altro discorso, se pur connesso.Dicevo che Firenze è ormai una città museo, molti di voi pensano che questo sia sbagliato e io mi permetto di dissentire. Pensare così vuol dire avere un concetto sbagliato e vecchio di museo, il museo non è un luogo dove si è passivi, o almeno non dovrebbe esserlo, entrare in un museo dovrebbe voler dire elevare il livello della propria vita, godere del bello e parteciparlo: il museo non deve essere un'esposizione di opere ma il luogo dove "vivono" la cultura e l'arte e "vivere" con la cultura e l'arte non è una disgrazia ma una fortuna.Questo forse non è stato capito, non stiamo facendo vivere il nostro museo, ma lo subiamo passivamente sfruttandone la renditaPer questo dire che abbiamo perso il treno della contemporaneità e della produzione culturale è una constatazione sulla quale possiamo anche essere d'accordo ma si dimentica che la contemporaneità e la produzione di nuova cultura non possono prescindere dal passato ma ne sono la conseguenza.Nessuno potrà mai fare cultura se non ha cultura.Si tratta quindi di trovare un diverso modo di mettere a disposizione del mondo il nostro patrimonio culturale: il nostro assessore in qualche modo lo dice ma poi non indica le soluzioni, non dà i necessari contenutiNon basta citare Vienna e il quartier museumIl piano strutturale e il piano strategico dell'amministrazione non indicano se non a parole alcuna soluzione al nostro problema anzi a nostro avviso lo aggravano perché pongono ulteriori problemi a chi non riesce a risolvere quelli vecchi e soprattutto non riesce ad individuare in che direzione muoversi, a darsi un programma concreto o a realizzare qualche evento che quantomeno riporti la nostra città all'attenzione del mondo: nessuno verrà mai a Firenze per vedere "continuità" o per uno spettacolo del "maggio" stiamo facendo una cultura di bottega per noi bottegai, al massimo possiamo riempirci la bocca con le parole "area metropolitana" . La Firenze dei Medici e i bronzi di Riace restano un ricordo, non voglio dire che sono questi episodi quelli che risolvono i problemi, però è anche vero che sono un segno di vita.Da quando sono in commissione cultura ho assistito alle lamentele delle varie associazioni e istituzioni culturali che unanimemente si lamentano dei pochi contributi che l'amministrazione comunale elargisce a pioggia, ho anche però potuto vedere che nel 2001 sono stati spesi per interventi spiccioli di supporto alle varie manifestazioni del comune alcune centinaia di milioni: si sta gestendo con grossa spesa un ordinario che non risolve nulla. Forse anche queste associazioni e istituzioni aspettano che qualcuno dia loro degli indirizzi e delle indicazioni di lavoro: potrebbero essere individuati dei grandi temi, anche specifici, da affrontare e poi indirizzare tutti gli sforzi di tutti in quella direzione.Ma il nostro assessore continua a esporci buoni propositi e, leggendo la sua relazione, ci si rende conto che sta per essere travolto da fatti e avvenimenti che non è in grado di gestire in particolare sta per essere travolto (e se non toccherà a lui toccherà al suo successore, di qualsiasi colore sia) da un insieme di "contenitori" che nei prossimi anni Firenze avrà a disposizione e che, probabilmente saranno privi di contenuti: porto ad esempio la Manifattura Tabacchi e il Meccanotessile, senza dimenticare gli uffici giudiziari.La Manifattura Tabacchi con le sue ampie strutture non può essere, come dice l'assessore, il punto di appoggio di un sistema della contemporaneità che si sviluppa fra le Cascine, Novoli e Rifredi: deve essere il centro di produzione di un'attività culturale precisa ed individuata con grandi mostre e grandi eventi che non trovano spazio a Palazzo Strozzi. Come forza di opposizione a Firenze ma al governo nel paese siamo disposti ad impegnarci perchè la Manifattura Tabacchi diventi patrimonio della città, la sua collocazione e i suoi spazi diventino però lo strumento per un rilancio di Firenze nel mondo della cultura e dell'arte.Un'ultima parola sul Meccanotessile: le pagine 30 e 31 della relazione dell'assessore sono dedicate alla contemporaneità e alla costruzione del sistema metropolitano per l'arte contemporanea: non so se tutti i consiglieri le hanno lette, io più volte ma non sono in grado di spiegarvele, si riparla di missione, di strumenti, di impegno del Comune che è uno dei capisaldi del sistema e si spera che il dibattito del consiglio comunale possa indirizzare l'operato della giunta: e il Meccanotessile? sembra ormai tramontata l'idea del museo d'arte contemporanea: nell'audizione davanti ala commissione cultura, il gruppo di studi nominato dal Comune nell'audizione davanti alla Commissione cultura ha bocciato senza mezzi termini il progetto di museo ma ancora non ha dato indicazioni precise sul cosa fare: sono ancora agli inizi infatti prima di dare un'indicazione deve recarsi a Linz, a Budapest, a Kalsrue, a Barcellona e a Oporto e forse andranno anche a Tokio e questo per procedere ad una ricognizione de modelli disponibili per quanto riguarda il ruolo del museo d'arte contemporanea all'interno del sistema locale: a noi non resta che augurargli buon lavoro e buon viaggio:_ Intanto la realizzazione delle strutture va avanti per non perdere i contributi dell'unione europea, l'assessore prevede di assegnare i lavori nell'ottobre prossimo e di completarli nella primavera del 2004: per farci che cosa? saranno poi idonei ? di solito prima di far qualcosa si decide a che cosa serve e poi si fa.Otto anni di gestione della cultura a Firenze e il risultato è la relazione dell'assessore Siliani che nelle sue 34 pagine nulla dice e nulla di concreto propone, visto l'andazzo pensiamo che il programma del centro sinistre per le future amministrative sarà la fotocopia della sua relazione, assessore Siliani.E' troppo facile chiedere l'assoluzione per non aver commesso il fatto, anche perchè si potrebbe incappare in una condanna per omissione di atti d'ufficio».