Protocollo d'intesa Comune-Regione sul "Sistema qualità servizi per anziani" - L'assessore Cioni: "In famiglia ci si ammala meno e più tardi"

"Buoni di servizio" da usufruire presso centri accreditati, nuove figure di assistenti domiciliari, potenziamento di centri diurni e centri di sollievo. "In una parola: aumentare le prestazioni sul territorio per mantenere più possibile l'anziano in famiglia, perché in casa si vive meglio e ci si ammala meno e più tardi". Sono parole dell'assessore alle politiche sociali Graziano Cioni che stamani in Palazzo Vecchio ha sottoscritto, assieme al vicepresidente della Regione Toscana Angelo Passaleva, un protocollo d'intesa per la sperimentazione del progetto "Sistema qualità dei servizi per anziani". Il progetto occuperà l'arco temporale del biennio 2002-2003 e sarà costituito da una prima fase di studio ed elaborazione di manuali base per l'accreditamento e una seconda fase di inizio della sperimentazione nelle strutture di ricovero, nei centri diurni per anziani, nei ricoveri temporanei di sollievo e nel servizio domiciliare e domiciliare integrato. "Si tratta di un atto importante – ha detto ancora l'assessore Cioni – col quale si cerca di intervenire sull'anziano prima che possa essere ricoverato. Una scelta strategica che ha come priorità la prevenzione e il mantenimento più a lungo possibile dell'anziano all'interno del proprio ambiente familiare"."Gli anziani in Toscana – ha detto il vicepresidente Passaleva – continuano a crescere. Alla fine del 2001 sfioravano il 22 per cento dell'intera popolazione. Diventa quindi essenziale una rete di servizi capace di assicurare risposte assistenziali diversificate, programmi personalizzati e flessibili. E il protocollo firmato oggi costituisce un esempio delle azioni attivate dalla Regione, tese ad esaltare le capacità di governo delle autonomie locali nell'ambito delle politiche sociali".L'assessore Cioni ha ricordato i dati che riguardano questa fascia di popolazione a Firenze: su un totale di 374.000 abitanti, 100.000 hanno più di 65 anni, 13.500 hanno più di 85 anni, 28.700 vivono soli (e di questi 6.800 hanno più di 85 anni), 5.000 sono affetti da demenza e il 50% di questi da alzheimer. "Dati 2001 – ha proseguito l'assessore alle politiche sociali – dicono che l'Amministrazione Comunale ha speso 12.911.423 euro, oltre 24 miliardi di vecchie lire, per i 1.240 anziani inseriti nelle strutture fiorentine e altri 9.036.000 euro, oltre 17 miliardi, per le prestazioni in strutture sul territorio. Una domanda di servizi sempre crescente con l'attività sia pubblica che privata che riesce ad intercettarne solo una parte. Intendiamo quindi, attraverso il potenziamento delle strutture, proporre una serie di servizi, che verranno preventivamente accreditati e che otterranno una sorta di certificato di qualità, dei quali le famiglie potranno usufruire attraverso i ‘buoni di servizio' che verranno assegnati in base a certi parametri"."Il nostro obiettivo – ha spiegato la direttore dei servizi sociali del Comune di Firenze Lucetta Tre Re – è quello di rendere flessibile l'acquisizione dei servizi da parte delle famiglie. Questo nuovo approccio ai servizi per l'anziano ci porterà a un potenziamento dei centri diurni nei Quartieri, dei centri di sollievo, all'organizzazione di corsi di formazione con l'istituzione di un albo di assistenti alla famiglia e, complessivamente, a una ‘Carta dei servizi'. Verranno anche definite le soglie di accesso reddituali per le famiglie. Nel corso del 2003 partiremo con la sperimentazione".(fd)