Presto i risultati di un'indagine sulla sicurezza e la prevenzione nel lavoro atipico – Sarà realizzata dall'Osservatorio messo in piedi dal Comune, dall'Asl e dall'Inail

Un ‘Osservatorio sulla sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro' che permetta di monitorare, quotidianamente, la situazione nei cantieri, negli uffici e, più in generale in tutti i luoghi dove una persona è impegnata.L'Osservatorio era stato costituito alcuni mesi fa su iniziativa dell'assessorato al lavoro di Palazzo Vecchio, in collaborazione con l'ASL di Firenze e l'INAIL. Operativamente la sua attività sarà a pieno regime solo dal prossimo mese di settembre ma il prossimo 20 giugno, in Palazzo Vecchio, saranno resi noti i primi risultati del lavoro che è già iniziato, e in particolare saranno pubblici i primi dati su un'indagine, la prima in Italia, sui lavoratori atipici, sulla percezione che hanno dei problemi di sicurezza e prevenzione i lavoratori atipici.Lo ha annunciato oggi l'assessore Marzia Monciatti che, insieme al Responsabile del Dipartimento di Prevenzione, igiene e sicurezza della Asl, Giuseppe Petrioli, al responsabile dell'Unità funzionale prevenzione, igiene, sicurezza della zona di Firenze (il territorio comunale) della stessa Asl, Francesco Carnevale, e a Carla Zamboni, ha presentato il rapporto annuale sulla loro attività.‘'Il lavoro dell'Osservatorio, che si baserà su quelli che vengono definiti ‘dati correnti', ossia attraverso la messa in rete di tutti i Pronto Soccorso, del servizio di Prevenzione dell'Asl e delle denunce all'INAIL – ha spiegato l'assessore – ci consentirà interventi mirati anche come Comune''. E' chiaro, infatti, che il controllo, in quanto tale, non spetta all'Amministrazione, ‘'ma questo continuo monitoraggio ci permetterà di capire quali e dove sono i problemi, e quindi anche a promuovere forme di prevenzione e altri interventi''. Per quanto riguarda poi i cantieri che vedono il ‘Comune di Firenze' come soggetto ‘appaltante', l'assessore Monciatti ha ricordato che ormai da tempo esiste un ‘Coordinamento' tra diversi assessorati, con la collaborazione degli altri Enti predisposti, per un controllo accurato sul rispetto delle norme di sicurezza e prevenzione''.E il ‘Coordinamento' sembra aver già dato i primi risultati se è vero, come hanno spiegato Petrioli e, in particolare Carnevale, che la situazione a Firenze è migliore rispetto alle zone limitrofe, ma anche se paragonata ad altre grandi città italiane.‘'Nel 2001 in città abbiamo stabilito la presenza di 10 grandi cantieri – ha spiegato Carnevale – e di oltre 3.000 piccoli (tra questi rientra anche il singolo scavo). In totale sono stati registrati circa 4.000 infortuni, di cui due soli mortali, con una riduzione che va tra il 15 e il 20% rispetto a sei o sette anni fa. Ciò che magari ci spinge ad aumentare i controlli e rende importante la piena operatività dell'Osservatorio, è che da quattro/cinque anni, il numero degli infortuni è più o meno stabile''. ‘'In tutta la Zona di competenza della ASL 10, la provincia di Firenze escluso l'empolese, gli infortuni registrati sono stati 16.000'', ha detto invece Petrioli.‘'Le stesse violazioni contestate nei cantieri hanno fatto registrare un calo, in alcuni casi, vicino al 90% rispetto ad una decina di anni fa. E la situazione produttiva delsolo Comune di Firenze vede oltre 32.000 tra imprese e enti pubblici con più di 158 mila addetti (ufficiali)''.A proposito della ricerca che la dottoressa Zamboni sta conducendo sui lavori atipici, anche attraverso la consegna di questionari studiati appositamente, questa prende in esame sia la ‘tipologia del contratto', sia la ‘tipologia del lavoro' con particolare riferimento alla sua flessibilità. Due gli esempi fatti dalla dottoressa: la ristorazione veloce e i call center.Ad una prima analisi dei risultati, ‘'sono emersi alcune violazioni nel settore della ristorazione veloce legati proprio alla tipologia del lavoro: spazi troppo ristretti, la necessità di fare tutto troppo velocemente, comprese le operazioni di pulizia dei locali e dei macchinari e, in alcuni casi, l'uso di sostanze chimiche per la pulizia senza le necessarie precauzioni da parte dei lavoratori. In un call center – ha poi aggiunto – sono state contestate violazioni nell'illuminazione, una situazione microclimatica non ottimale e troppa rumorosità di sottofondo''.(dm)