Domani il convegno dei Verdi sul futuro delle Cascine

Un convegno dei Verdi per discutere sul futuro del Parco delle Cascine. L'appuntamento è fissato per domani a partire dalle 9.30 presso la Club House dell'Ippodromo del Visarno, all'interno del parco. "Si tratta di una iniziativa importante – ha spiegato il capogruppo dei Verdi Alessio Papini che coordinerà il convegno - per arrivare ad un'ipotesi da parte dell'amministrazione largamente condivisa e discussa in modo ampio da tutti i soggetti sociali ed economici interessati fino ad arrivare ad un percorso fortemente partecipativo". Proprio per questo motivo il convegno è aperto a tutti e in particolare vedrà la partecipazione di associazioni ambientaliste e sportive, comitato per la difesa delle Cascine, la Soprintendenza, Università, Istituto Tecnico Agrario, quartieri interessati, soggetti economici."Le Cascine sono il polmone verde della città di Firenze e rappresentano uno dei capisaldi per la qualità della vita dei fiorentini – ha aggiunto Papini -. Nel corso degli ultimi anni le Cascine sono state soggette a vari fenomeni di degrado che hanno portato molti fiorentini quasi ad abbandonare il loro parco storico". In questi anni di dibattito cittadino si è analizzata la cornice giuridico-istituzionale più opportuna per scegliere la veste migliore da dare al futuro Ente, veste che per i Verdi deve conciliare la gestione del parco come servizio alla cittadinanza con quella della tutela e della valorizzazione del patrimonio e storico, presupposto ed elemento primario di tutta l'operazione Cascine. "Uno degli obiettivi prioritari a breve termine è quello di concentrare tutte le competenze che gravitano oggi sul parco in un'unica gestione su una sola direzione e un solo assessorato rispetto agli otto attuali. Per farlo – ha spiegato ancora Papini - è sufficiente una delibera di giunta in presenza della volontà politica". L'ipotesi di una Spa e di un'eventuale partecipazione di privati annunciata recentemente secondo il capogruppo dei Verdi ha bisogno di un'analisi economico-finanziaria dettagliata per capire se la necessità di produrre profitto sia compatibile con un uso corretto delle Cascine. "Un'ipotesi di gestione unitaria delle Cascine potrebbe coinvolgere anche altri importanti aree verdi urbane (come l'Argingrosso, il futuro parco di Castello, il parco del Mensola) – ha aggiunto Papini - mentre un'ipotesi di gestione definitiva potrebbe comprendere anche altri parchi fuori dal Comune di Firenze ma legati alle Cascine (per esempio i Renai di Signa, il parco sull'Arno di Lastra a Signa). In questo ambito sarebbe possibile valorizzare il patrimonio trascurato ma di grandissima importanza rappresentato dal servizio giardini, dai giardinieri, i boscaioli e strutture quali i vivai del Comune di Firenze. Anche il coinvolgimento dell'Istituto Tecnico Agrario e della Facoltà di Agraria potrebbe dare dare un contributo importante alla gestione". Papini punta il dito anche sul progetto del nuovo ponte che dovrebbe sostituire l'attuale passerella dell'Isolotto, "una delle minacce più forti al futuro delle Cascine. Sul progetto grava un parere negativo della Soprintendenza e di fatto taglierebbe in due il parco vanificando qualsiasi ipotesi di modifiche gestionali. Un'opera necessaria sarebbe invece una nuova passerella esclusivamente pedonale e ciclabile fra le Cascine e l'Argingrosso".(seg-red)Palazzo Vecchio, 3 maggio 2002