Presentato dall'assessore Lastri, al Salone del libro per ragazzi di Bologna, il volume ‘Chi vuole fiabe, chi vuole'

‘C'era una volta….Una strega?… Un castello incantato?.. direte voi….''. Cominciavano quasi tutte così le fiabe con le quali, prima dell'arrivo della televisione, e poi dei nuovi mezzi multimediali, sono cresciute intere generazioni di bambini.Oggi le fiabe stanno tornando di ‘moda' anche se molti genitori, e tanti insegnanti, hanno qualche difficoltà nell'utilizzare un mezzo che loro stessi poco conoscono. Eppure per tutti i popoli le fiabe sono sempre state prima di qualsiasi altra cosa un modo per tramandare le tradizioni, la religione, la cultura: in una parola la propria identità.Il ritorno delle fiabe, in qualche modo, si deve proprio alla nuova società multietnica che si sta formando, in Italia, come negli altri Paesi di tutto il mondo.Di questo parla il volume ‘Chi vuole fiabe, Chi vuole? – Voci e narrazioni di qui e d'altrove', curato da Vinicio Ongini, e voluto dall'assessorato alla pubblica istruzione.‘'Il libro, infatti, - ha spiegato oggi l'assessore alla pubblica istruzione, Daniela Lastri, intervenuta al Salone del libro per ragazzi di Bologna dove è stato presentato in anteprima nazionale - è il frutto delle relazione svolte al convegno internazionale, che aveva lo stesso titolo, svoltosi a Firenze nel novembre del 2001''.‘'C'è l'esigenza di trovare – ha proseguito l'assessore – sempre nuovi comportamenti educativi, che tengano conto della complessa dinamica interculturale ormai presente nelle nostre scuole e nella vita di tutti i giorni. Dinamiche che certamente potranno trovare una strada più facile proprio partendo dalla suggestione e dal fascino che esercitano sull'infanzia, ma anche sugli adulti le fiabe''.Il volume, edito dalla casa editrice ‘Idest', è stato accolto con molto interesse in particolare tra gli insegnanti presenti al Salone del Libro per Ragazzi, e ora sarà in vendita in libreria. (dm)