Vecchio Conventino, il sindaco Domenici ha inaugurato il laboratorio di progettazione partecipata

"Un punto di partenza per il recupero e la riqualificazione di una parte importante di città. Un segnale fondamentale per il ripopolamento e la riappropriazione da parte dei cittadini, soprattutto nel centro storico". Sono parole del sindaco Leonardo Domenici che stamani, assieme all'assessore al patrimonio Tea Albini, alla presidente del Quartiere 1 Anna Laura Abbamondi e al direttore della Fondazione Michelucci Corrado Marcetti, ha inaugurato il laboratorio di progettazione partecipata per il recupero del Vecchio Conventino, in via Giano Della Bella. Il laboratorio è rappresentato da un tavolo di confronto aperto fra vari soggetti che possono concorrere all'elaborazione del progetto definito, portando ognuno il proprio contributo."Questo intervento – ha detto ancora il sindaco Domenici – diventa importante per tre motivi. Perché vogliamo ripopolare e riorganizzare Firenze. Questo vuol dire favorire la residenza e ridare linfa e vitalità a varie attività, come ad esempio l'arte e l'artigianato, combattendo quindi processi di snaturamento della nostra città, che deve essere sempre di più di chi ci vive e ci lavora. Il secondo motivo riguarda la trasmissione generazionale di attività artistiche e artigianali che in un luogo come questo troveranno la logica continuità. Infine per il metodo col quale si è scelto di mantenere vive le radici storiche di questa struttura: quello della progettazione partecipata. Un'Amministrazione non può imporre il processo di trasformazione urbana calato dall'alto. E' necessario il massimo coinvolgimento di tutte quelle realtà che hanno a cuore lo sviluppo e la trasformazione urbana. Per questo ringrazio fin d'ora la Fondazione Michelucci che avrà il compito di coordinare idee e contributi che emergeranno da parte di vari soggetti e mi auguro vivamente che si arrivi a un progetto importante e soprattutto condiviso per l'Oltrarno e per l'intera città"."Vorrei sottolineare – ha concluso il primo cittadino – che questa struttura ha svolto un ruolo importante nella storia della nostra città. Basta ricordare gli anni della lotta di liberazione e della Resistenza, quando il Conventino era luogo di riunione dei comitati antifascisti, è stato rifugio segreto per Sandro Pertini e altri partigiani, è stato la tipografia dell'Unità clandestina. Negli ultimi anni è anche grazie al Conventino che Firenze ha continuato ad esprimere gradi talenti nel panorama dell'arte e dell'artigianato".L'assessore Albini ha ricordato i buoni risultati ottenuti con un altro laboratorio di progettazione partecipata nella zona delle Piagge ha ribadito che le scelte definitive sulla ristrutturazione del Conventino, saranno confrontate senza pregiudizi, con chi avrà idee e proposte: "Dovremo verificare le varie compatibilità connesse al recupero della struttura, che ha come priorità assoluta il mantenimento e la regolarizzazione dell'attività degli artisti e artigiani che già vi operano, ma stiamo pensando anche a una piccola quota destinata alla residenza. Per adesso come Amministrazione Comunale abbiamo inserito l'intervento nel piano degli investimenti per il 2002, con l'unico obiettivo di reperire le risorse per avviare il recupero, le cui modalità emergeranno dal laboratorio coordinato dalla Fondazione Michelucci".(fd)