Tramvia: un seminario all'Ataf per fare il punto
Qualsiasi ipotesi di trasporto pubblico che corre sotto terra per una città come Firenze non è giustificabile dal punto di vista costi/benefici. Prima di tutto perché comporta una spesa molto considerevole per avere un risparmio di tempo che, sui tratti brevi previsti nell'area urbana, diventa ininfluente. In più implica ricadute notevole sulla città sia nella fase della cantierizzazione che in quella successiva soprattutto per quanto riguarda l'impatto delle stazioni.E' questo il risultato di un seminario a porte chiuse che si è svolto oggi all'Ataf e a cui hanno partecipato amministratori e tecnici del Comune di Firenze e di Scandicci, esperti anche internazionali per fare il punto sulla tecnologia attuale in materia di trasporto pubblico locale con una particolare attenzione alle tramvie e ai mezzi in sotterranea. Erano presenti il sindaco Leonardo Domenici, l'assessore all'urbanistica e alle grandi infrastrutture Gianni Biagi, l'assessore all'ambiente Vincenzo Bugliani, il presidente di Ataf Aldo Frangioni e il direttore generale Renzo Brunetti, tecnici comunali e dell'azienda di trasporto pubblico. Tra gli ospiti da segnalare Manfred Bonz, già direttore dei trasporti pubblici di Stoccarda (nella città tedesca ha realizzato sia la metropolitana in galleria che quella leggera in superficie), Armando Cocuccioni, direttore dell'azienda pubblica di trasporti di Torino (nel capoluogo piemontese si sta ampliando la rete tramviaria e costruendo una linea di metropolitana), Paolo Messina esperto di alimentazione elettrica dei mezzi di trasporto pubblico, Bruno Lombardi di Ratp International (l'azienda che gestisce la rete di trasporto pubblici di Parigi). Gli esperti hanno concordato che il vantaggio in termini di tempo sui tratti brevi non è significativo. Passare da una velocità commerciale di 20 a una di 30 chilometri all'ora comporta infatti un risparmio di 10 minuti per tratte di un'ora mentre per tratti intorno ai 20 minuti (più adeguati al servizio di trasporto necessario per Firenze) il risparmio diventa ininfluente.Il seminario è stato anche l'occasione per ribadire la necessità di far passare la linea tramviaria nel centro storico come risposta alle esigenze di trasporto pubblico dell'utenza. Sono in corso studi e approfondimenti per quanto riguarda il tracciato e le soluzioni tecniche da adottare anche per rispondere alle richieste di modifica della Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici. (mf)