Rum e Pera': è il titolo della trasmissione ideata dai ragazzi del Castelnuovo in collaborazione con i loro coetanei ricoverati al Meyer
Ha un titolo un po' provocatorio ma che ha, come obiettivo principale, quello di non richiamare in nessun modo l'ospedale e le malattie. Si chiama infatti Rum e Pera', dove da rum' è sparita anche l'h' perché, scritta in maiuscolo, è il simbolo dell'ospedale. Si tratta di una trasmissione radiofonica che ha lo scopo di creare un ponte tra i ragazzi del Liceo Scientifico Guido Castelnuovo di Firenze, che hanno ideato il progetto, e i loro coetanei ricoverati all'Ospedale pediatrico Meyer. Alla presentazione della prima delle 7 puntate, che saranno messe in onda da Radio ToscanaNetwork, è intervenuto anche il sindaco Leonardo Domenici. 'Ci è sembrato un progetto interessante ha detto Domenici sia perché svolto al Meyer, una realtà importante per Firenze e che la nostra Amministrazione ha deciso fin dall'inizio di non farla mai sentire estranea alla città, sia perché sono i ragazzi stessi che si mettono in relazione tra loro e con i coetanei meno fortunati''. 'Noi faremo solo da sponda' al vostro progetto, non vogliamo metterci il cappello' sopra, fondamentale ha concluso il sindaco - è dare spazio alla vostra creatività''. Il progetto e' stato seguito dal professor Savelli e i ragazzi, due terze e due quarte del Liceo, hanno già registrato la prima puntata che andrà in onda domenica prossima dalle ore 14.00. Le difficoltà iniziali di interrelazione tra gli studenti di classi diverse, ma soprattutto quelle incontrate quando è stata varcata la porta del reparto di oncologia del Meyer, sono state evidenziate dai ragazzi che, però, subito dopo hanno aggiunto come tutto sia stato superato semplicemente 'parlando con loro liberamente di tutti i problemi, compresi quelli della sofferenza''. Un progetto che, come ha spiegato l'assessore alla pubblica istruzione e politiche giovanili, Daniela Lastri, 'è importante anche perché dà ai giovani la possibilità di valorizzare il loro protagonismo e la loro creatività, e contemporaneamente li mette a confronto con le diversità, con chi soffre''.E si tratta di un'iniziativa sposata' anche dall'assessore alla sanità, Graziano Cioni, 'perché rientra in quella che è la nuova concezione dello stesso piano sanitario regionale in discussione proprio oggi in Regione: uscire dalla sanitarizzazione e pensare alla tutela della salute. Una sfida che anche voi - ha detto rivolgendosi ai ragazzi - avete accettato''.'Fino ad oggi ha spiegato il direttore generale del Meyer, Franco Riboldi parlare del nostro ospedale significava in modo particolare pensare ai bambini più piccoli. Questo è un progetto che, invece, si rivolge agli adolescenti che, se pur in misura minore, sono presenti all'interno dell'ospedale. La trasmissione, dà a questi ragazzi la possibilità di diventare loro stessi protagonisti''.Infine, Simone Brogioni di Radio Toscana network, dopo aver ricordato la collaborazione dell'emittente con il Meyer, (da novembre va in onda tutte le domeniche alle 10 "La Presa della Pastiglia" una trasmissione per divulgare una nuova cultura della salute e i diritti dei bambini in ospedale), ha messo in evidenza come il linguaggio sia parte fondamentale di questo progetto. (dm)