Firenze si candida ad ospitare il prossimo tavolo di pace fra israeliani e palestinesi, approvato ordine del giorno dal Consiglio comunale
Firenze si candida ad ospitare il prossimo tavolo di pace fra israeliani e palestinesi di iniziativa dell'Unione Europea. La proposta è contenuta in un ordine del giorno proposto dal consigliere dei DS Massimo Mattei ed approvato all'unanimità dal Consiglio comunale.Il documento ricorda «che numerose risoluzioni delle Nazioni Unite che riconoscono il diritto del popolo palestinese a vivere in sicurezza all'interno dei propri confini sono rimaste disattese anche per gravi responsabilità della comunità internazionale», che «è diritto dello stato di Israele quello di una vita normale e non minata continuamente dalla minaccia terroristica e che è compito primario dell'autorità palestinese la lotta sistematica ad ogni tipo di violenza».Il Consiglio comunale chiede «il ritiro immediato delle forze armate israeliane dai territori occupati», «ribadisce la necessità assoluta che l'autorità palestinese si attivi per fermare la follia terroristica» come «unici presupposti per il raggiungimento della pace in una terra dove dovranno convivere due stati e due popoli nel reciproco rispetto della storia e del cammino di ciascuno» e «invita l'Onu a tenere un atteggiamento fermo e indiscriminato contro chiunque attenti al processo reale di pacificazione in Medio Oriente, e a inviare nei territori occupati una forza internazionale di interposizione quale presupposto per la realizzazione di una pace duratura». L'assemblea di Palazzo Vecchio, infine, «si impegna concretamente per l'invio di aiuti umanitari nei luoghi colpiti pesantemente dalla guerra e perché tutte le occasioni di dialogo tra i due popoli siano favoriti e abbiano il patrocinio della nostra città». (fn)Questo il testo dell'ordine del giorno:IL CONSIGLIO COMUNALEIn seguito ai drammatici avvenimenti che stanno insanguinando il Medio Oriente e che hanno portato morte e distruzione perfino nei luoghi sacri della religione cristiana, ebraica e musulmana;Rilevato come siano falliti ad oggi tutti gli spiragli di dialogo e di ripresa delle trattative, fondamento unico per un futuro di pace equa e duratura, fondata sul rispetto del principio della sicurezza dello stato di Israele e della creazione di uno stato Palestinese;Considerato che al momento l'unico obiettivo è quello di fermare una vera e propria guerra che sta coinvolgendo migliaia di persone inermi che si vedono negati i diritti minimi ad un'esistenza dignitosa e pacifica;Ribadito che numerose risoluzioni delle Nazioni Unite che riconoscono il diritto del popolo Palestinese a vivere in sicurezza all'interno di propri confini sono rimaste disattese anche per gravi responsabilità della comunità internazionale;Affermato che è diritto dello stato di Israele quello di una vita normale e non minata continuamente dalla minaccia terroristica e che è compito primario della autorità palestinese la lotta sistematica ad ogni tipo di violenza;Ribadito come Firenze creda che soltanto il dialogo e il rispetto reciproco tra due popoli che oggi stanno vivendo la dimensione tragica della guerra possa fermare una spirale di violenza che al momento sembra non avere via di uscita;Ribadito altresì che la strada intrapresa dall'attuale governo israeliano rischia di portare ad un conflitto di dimensioni difficilmente calcolabili e alla mancata realizzazione dei principi dell'autodeterminazione dei popoli e delle inviolabilità dei confini nazionali;Il Consiglio Comunale di FirenzeChiede il ritiro immediato delle forze armate israeliane dai territori occupati e ribadisce la necessità assoluta che l'autorità palestinese si attivi per fermare la follia terroristica unici presupposti questi per il raggiungimento della pace in una terra dove dovranno convivere due stati e due popoli nel reciproco rispetto della storia e del cammino di ciascuno;Invita le Nazioni Unite a tenere un atteggiamento fermo ed indiscriminato contro chiunque attenti al processo reale di pacificazione in Medio Oriente, e a inviare nei territori occupati una forza internazionale di interposizione quale presupposto per la realizzazione di una pace duratura;Si impegna concretamente per l'invio di aiuti umanitari nei luoghi colpiti pesantemente dalla guerra e perché tutte le occasioni di dialogo tra i due popoli siano favoriti e abbiano il patrocinio della nostra città;Candida Firenze città da sempre operatrice di pace ad ospitare il prossimo tavolo di pace arabo-israeliano di iniziativa dell'Unione Europea aperto a tutti i soggetti e agli stati coinvolti da sempre nella ricerca della pace.