Pieri (FI): «Che fine ha fatto la fusione tra Safi e Quadrifoglio?»

«Che fine ha fatto la fusione tra Safi e Quadrifoglio, le due aziende che gestiscono la raccolta e smaltimento dei rifiuti nei Comuni del Chianti, di Firenze e della piana fiorentina?». La domanda l'ha rivolta all'amministrazione il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri.«Safi e Quadrifoglio - ha aggiunto il consigliere di Forza Italia - nella loro attuale configurazione societaria, non possano fondersi dando vita ad una nuova società, senza che ciò sia in contrasto con la normativa in materia di gestione di servizi pubblici locali. Quadrifoglio è una società per azioni interamente pubblica, la Safi è invece una società per azioni a capitale misto pubblico-privato. Una consolidata giurisprudenza afferma che debba escludersi che l'individuazione del socio privato possa sottrarsi ai principi concorrenziali, tutte le volte in cui debba effettuarsi la scelta di un operatore privato chiamato a svolgere attività per conto e nell'interesse della pubblica amministrazione. Diversamente in questo caso, è evidente che i soci privati presenti nella Safi, a seguito della fusione con Quadrifoglio, si troverebbero nella condizione di poter entrare a far parte del nuovo soggetto nato dalla fusione delle due società per la gestione del servizio, senza essere stati sottoposti a procedure di evidenza pubblica, per la scelta del socio privato».«Se fusione sarà - ha concluso Pieri - si incorrerà in una palese violazione normativa oltre a provocare un assurdo vantaggio per i soci privati. Anche perché proprio la scelta dei soci privati di Safi che fu fatta negli anni '90 avvenne senza lo svolgimento di una gara pubblica concorrenziale tra più soggetti privati». (fn)