Bilancio 2003, interviene Papini (Verdi): «Un fondo specifico per le attività culturali e artistiche giovalili»

Questo il testo dell'intervento del capogruppo dei Verdi Alessio Papini:«I pesanti effetti della legge finanziaria 2003 votata dal centrodestra che tagliano i trasferimenti agli enti locali e ai Comuni in particolare non possono non farsi sentire in modo preponderante sulla discussione del bilancio. Sembra che l'obiettivo del Governo sia quello di trasformare i comuni in semplici enti erogatori di stipendi e in questo caso il Governo farebbe bene a spiegare in quale modo mantenere il livello di servizi alla cittadinanza.E' bene chiarire che il Comune di Firenze ha tutto il diritto di chiedere allo Stato i fondi necessari per i servizi ai cittadini. Non si tratta di assistenzialismo ma semplicemente della restituzione parziale delle somme che lo Stato preleva da Firenze con le tasse dirette e indirette come Irpef e Iva. Sorprende che un governo con vari rappresentanti della Lega Nord adotti politiche fiscali tanto centraliste.In questo difficile quadro la scelta politica del Comune di Firenze è stata quella di mantenere inalterati i servizi sociali e, nel condividerla, siamo consci dei costi di bilancio che questo comporta.L'ipotesi futura dell'introduzione della tassa di scopo è un idea perridurre in modo strutturale il deficit di bilancio in una città che con 370000 abitanti fornisce servizi (trasporti, smaltimento rifiuti ecc.) per almeno il doppio. La tassa di scopo è comunque a carico dei soli turisti e quindi in definitiva delle sole categorie economiche che operano in questo settore. E' ormai tempo di individuare anche forme fiscali metropolitane per far sì che anche i cittadini della Firenze allargata che vengono tutti i giorni a Firenze a lavorare contribuiscano ai servizi di cui hanno bisogno.La scelta di non aumentare l'Ici sulla prima casa è un'altra sceltacondivisa per evitare di gravare sui cittadini di livello di reddito più basso.Sul piano delle entrate l'aumento della TARSU appare quindi inevitabile nell'attuale situazione di bilancio, ma non è giustificabile il fatto che l' aumento non sia stato legato a scelte politiche di riduzione dei rifiuti, aumento della raccolta differenziata e creazione di nuove isole ecologicheper il riciclaggio.L'inserimento a bilancio di 10 milioni di euro da canoni per installazione di ripetitori per cellulari UMTS su edifici pubblici desta gravi preoccupazioni per la possibilità che l'Amministrazione abbassi la guardia sull'attenzione per i rischi per la salute da elettrosmog.D'altra parte a fronte dell'approvazione del Decreto Legge Gasparri che prevede una liberalizzazione delle installazioni, la possibilità di installare su edifici pubblici potrebbe essere l'unico modo perregolamentare le installazioni stesse. I Verdi chiedono su questo punto di adottare un piano preciso per installare in modo da minimizzare le esposizioni nelle zone sensibili quali asili, scuole, ospedali e zone densamente abitate in modo da ridurre i rischi già adesso presenti.Sul fronte delle entrate sorprende che il forte incremento dei parcheggi a pagamento, con gravi conseguenze per i lavoratori, pendolari e non, non si traduca in un incremento delle entrate per l'Amministrazione. Questo fatto deve far riflettere sul come modificare i rapporti tra il Comune di Firenze e le Società che gestiscono i parcheggi pubblici.Sempre sul piano della razionalizzazione della spesa forse sarebbe stato meglio attendere tempi migliori per il necessario spostamento degli uffici pubblici destinati ad occupare l'immobile delle poste di via Pietrapiana in affitto, visto che entro pochi anni si libereranno numerosi edifici nel centro storico a causa del trasferimento dei tribunali e di alcune facoltà universitarie.Considerando la grave situazione di bilancio è importante che per la priuma volta da molti anni si siano decisi importanti investimenti per l' acquisizione di aree a verde per i cittadini come le aree verdi in via del Gignoro, l'area tra via Dazi e via della Quiete presso Careggi e il parco del Mensola, tutte aree sulla cui acquisizione avevano fatto votare mozioni o altri atti amministrativi. Nei prossimi anni questi investimenti devono aumentare per individuare nuove aree verdi da acquisire come la palude delle Piagge e il parco dei pozzi di Mantignano, in vista anche di un progetto di collegamento pedo-ciclabile delle aree verdi di Firenze.L'indicazione di un capitolo specifico (anche se scarsamente finanziato) per la mobilità ciclabile è un altro elemento importante del bilancio. E' chiaro che proprio dall'incremento della quota di cittadini che sceglieranno di usare la bicicletta copme mezzo di trasporto dipende la possibilità reale di migliorare la mobilità generale soprattutto riguardo alle emissioni inquinanti. Da questo punto di vista la vicina realizzazione del passante ciclabile in riva destra d'Arno in ottemperanza ad una mozione dei Verdi del 2001, scritta con l'Associazione Città Ciclabile e WWF, è un buon passo inavanti.Sempre nella stessa ottica il mantenimento di un forte investimento sulle tramvie rappresenta un punto nodale della politica per il potenziamento del trasporto pubblico.Nel piano degli investimenti è adesso importante valutare celermente la possibilità di acquisto dell'ex panificio militare di via Mariti per la sua localizzazione strategica tra piazza Dalmazia e le nuove facoltà universitarie di Novoli in una zona densamente abitante e carente di parcheggi, spazi aggregativi e servizi.L'acquisizione di aree dismesse da recuperare, militari e industriali, da parte dell'Amministraizone sembra infatti l'unico modo di dare risposte concrete alle necessità di nuovi spaziaggregativi (piazze e giardini) e abitazioni per studenti, fiorentini e cittadini disagiati.Per quel che riguarda gli aspetti di maggiore criticità sul bilancio 2003 rileviamo ancora una volta la sottovalutazione dell'Agricoltura: a fronte del 30% del territorio comunale agricolo per la funzione agricoltura si destina zero risorse nonostante ci siano ancora alcune centinaia di imprese operanti nel settore.Inoltre a fronte di un futuro piano di risanamento da inquinamento acustico, gli stanziamenti di bilancio sembrano insufficienti vista la gravità di alcune situazioni particolarmente compromesse come le aree abitate presso l' aeroporto e quelle presso l'autostrada.Nel bilancio l'impostazione del bilancio della cultura è incredibilmente antiquata: quasi tutti gli investimenti sono per restauri, teatro comunale, Viesseux e poco altro. Gli stanziamenti per la produzione culturale e artistica giovanile sono ridicoli. E' come se si desse per scontato che Firenze sia ormai una città che gestisce la produzione culturale e artistica passata senza produrne di nuova.Non credo che Giotto e Michelangelo oggi si formerebbero a Firenze. Tanto più grave appare la cosa se si pensa a quante persone usufruiscono delle strutture più ampiamente finanziate dal Comune e a quante restano fuori.Sembra che a Firenze l'attività culturale e artistica sia demandata solo ai giovani che occupano, sia pure illegalmente, edifici dismessi come il "Centro popolare autogestito" o i giovani che recentemente sono entrati nell'ex Galileo a Rifredi ottenendo immediatamente notevoli impatti mediatici proprio per le attività culturali giovanili e ridando vita ad un luogo abbandonato da tanti anni. A questo punto tanto vale che il Comune dichiari la sua impotenza e deleghi e favorisca la produzione culturale giovanile a queste realtà già presenti sul nostro territorio e certo non favorite dall'amministrazione.Sul tema presenteremo un emendamento per istituire un fondo specifico per le attività culturali e artistiche giovanili.Per concludere anche quest'anno si è scelto un percorso di concertazione con indacati e categorie economiche che ha prodotto ottimi risultati ma non si è arrivati all'applicazione di meccanismi partecipativi per la redazione del bilancio.Io credo che un bilancio partecipativo probabilmente potrebbe influenzare notevolmente le priorità sul piano degli investimenti a fronte soprattutto di gravi sacrifici come l'alienazione di proprietà pubbliche.La partecipazione è un metodo difficile da mettere in pratica ma unobiettivo essenziale per il centrosinistra per l'ultimo anno dellalegislatura non può essere che quello di individuare le forme dipartecipazione e attuare quanto promesso ai cittadini sulla condivisione delle scelte».(fn)