Aeroporto, Bosi (FI) e Razzanelli (UDC): «C'è una precisa volontà politica di penalizzare lo scalo di Peretola e quindi la Toscana?»

L'amministrazione chieda al governo il rinnovo del vincolo aeroportuale sull'area di San Giorgio a Colonica. Lo chiede, in una mozione, il capogruppo dell'UDC Mario Razzanelli che questa mattina, insieme al consigliere di Forza Italia Enrico Bosi, ha ribadito «l'assoluta necessità di dotare in tempi rapidi Firenze di uno scalo più efficiente».«L'aeroporto di Peretola è all'anno zero – ha sottolineato il consigliere di Forza Italia Enrico Bosi che sullo sviluppo di Peretola ha presentato a luglio un'apposita mozione – o ne garantiremo lo sviluppo o soccomberà di fronte alla concorrenza spietata degli altri scali. Il piano che la Regione aveva inviato al Ministero dell'Ambiente era un buon piano: le prescrizioni volute dal Ministero, invece, impediscono ogni sviluppo del Vespucci. Da Roma il piano è tornato sovraccarico di imposizioni penalizzanti: c'è forse una precisa volontà politica di penalizzare il nostro aeroporto?».«Da parte sua – ha aggiunto Bosi – il sindaco deve rispondere in modo chiaro e preciso sulle intenzioni dell'amministrazione sul futuro di Peretola. Lo scorso 22 marzo Palazzo Vecchio ha fatto approvare la variante urbanistica con le modifiche al piano di Castello senza inserire negli strumenti urbanistici la bretella di rullaggio dell'aeroporto che avrebbe consentito di dare l'ultimo via libera a tale opera. Dopo alcuni giorni, in campagna elettorale e subito dopo si sono registrate dichiarazioni di vario genere sul futuro dell'aeroporto mettendo in campo la pista parallela all'autostrada. Forse l'amministrazione si è resa conto, come del resto i nuovi azionisti, dell'impossibilità di portare avanti il master plan così carico di limitazioni.Da sempre mi batto per garantire la sopravvivenza del nostro aeroporto ma se non ci saranno decisioni entro breve tempo lo scalo rimarrà soffocato. I nuovi aerei Airbus 319 hanno bisogno di una pista più lunga per viaggiare in sicurezza. L'attuale situazione penalizza, soprattutto nei mesi invernali, questo tipo di aerei ed è stato calcolato che circa il 30% dei decolli e degli atterraggi subisce delle penalizzazioni non appena le condizioni atmosferiche volgono al peggio».«Non possiamo certamente attendere gli anni che saranno necessari per la realizzazione della pista parallela senza fare niente – ha aggiunto Razzanelli - con il risultato di vedere lo scalo fiorentino perdere sempre più voli e clienti a vantaggio non dello scalo di Pisa ma di quello di Bologna che quando avrà completato le opere previste sarà raggiungibile in 35 minuti. A quello di Pisa, come ci ha raccontato l'assessore regionale Conti, forse tra alcuni anni ci arriveremo in 50 minuti. Firenze e la Toscana sono destinate a diventare una Regione di serie B. L'Emilia Romagna ha tre aeroporti Bologna, Rimini e Forlì e dopodomani Parma».Il capogruppo dell'UDC, in un'altra mozione, ha chiesto al sindaco «di fare luce sulle responsabilità in merito alla mancata presentazione del ricorso al Consiglio di Stato contro le prescrizioni del Ministero dell'Ambiente sul master plan» e di «impegnarsi affinché tra gli obiettivi strategici della società "Aeroporto di Firenze spa" venga inserita la realizzazione in tempi brevi della pista di rullaggio. Perché non si trova un accordo politico che riporti le prescrizioni volute della Ministero dell'Ambiente a quelle richieste dalla Regione Toscana che certo non erano leggere e consenta così la realizzazione della pista di rullaggio in tempi brevi e lo studio di altre soluzioni a tempi più lunghi». (fn)