Forza Italia e UDC: «Il consiglio comunale condanni chi spaccia i tagliagole per i resistenti iracheni»
Condanna delle manifestazioni svolte il 25 settembre "dal movimento cosiddetto "antimperialista" che spaccia i tagliagole per i resistenti iracheni". E' una delle richieste contenute in un ordine del giorno dei consiglieri del gruppo di Forza Italia e del capogruppo dell'UDC Mario Razzanelli.Nel documento si invia «un commosso ricordo alle famiglie di Baldoni, Quattrocchi e dei militari uccisi a Nassiriya», si «saluta con sollievo e soddisfazione l'avvenuta liberazione delle due operatrici umanitarie italiane, Simona Pari e Simona Torretta» e si «ringrazia, per l'impegno profuso, la Croce Rossa, il Governo Italiano e tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione che hanno saputo dare, in questa vicenda, un forte segnale di unità del Paese».I consiglieri di Forza Italia e il capogruppo dell'UDC concordano «sul fatto che la frontiera sulla quale siamo tutti chiamati a combattere in nome dei valori della nostra civiltà contro il terrorismo e l'orrore della nuova barbarie dei tagliatori di teste passa oggi attraverso l'Iraq. E che quindi il problema non è tanto quello di ritirare le nostre truppe dall'Iraq, quanto invece quello di qualificare la presenza dei contingenti militari, oltre che delle organizzazioni umanitarie. Perlomeno fino alle prossime elezioni libere dell'Iraq, fondamentali ai fini del consolidamento del processo di democratizzazione».«Per questo - prosegue il documento - sottoscriviamo la proposta avanzata da Marta Dassù e Giuliano Ferrara, sollecitando il Governo Italiano a chiedere alla NATO di impegnare subito un solido contingente in Iraq, per il periodo necessario a tutelare il diritto degli Iracheni a votare e a scegliersi liberamente il loro Parlamento, la loro costituzione, il loro governo».«Condanniamo infine le manifestazioni svolte il 25 settembre hanno concluso i consiglieri di Forza Italia e il capogruppo dell'UDC che conducono un'azione pericolosa perché, oggettivamente, fiancheggiatrice dei terroristi. Siamo convinti che occorre dire "no" alle farneticazioni di questi gruppi e alle troppe ambiguità di certi sventolatori di bandiere della pace per dire un "no" chiaro al terrorismo: non si può continuare a porre sullo stesso piano morale e politico Bin Laden e Bush, ossia gli assassini e chi combatte gli assassini». (fn)Questo il testo dell'ordine del giorno:ORDINE DEL GIORNOIL CONSIGLIO COMUNALENell'inviare un commosso ricordo alle famiglie di Baldoni, Quattrocchi e dei militari uccisi a Nassiriya, saluta con sollievo e soddisfazione l'avvenuta liberazione delle due operatrici umanitarie italiane, Simona Pari e Simona Torretta; e ringrazia, per l'impegno profuso, la Croce Rossa, il Governo Italiano e tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione che hanno saputo dare, in questa vicenda, un forte segnale di unità del Paese. E' indubbio che tale comportamento improntato ad un senso di responsabilità nazionale abbia favorito la liberazione degli ostaggi senza cedere in niente ai ricatti del terrorismo.CONCORDAsul fatto che la frontiera sulla quale siamo tutti chiamati a combattere in nome dei valori della nostra civiltà contro il terrorismo e l'orrore della nuova barbarie dei tagliatori di teste passa oggi attraverso l'Iraq. E che quindi il problema non è tanto quello di ritirare le nostre truppe dall'Iraq, quanto invece quello di qualificare la presenza dei contingenti militari, oltre che delle organizzazioni umanitarie. Perlomeno fino alle prossime elezioni libere dell'Iraq, fondamentali ai fini del consolidamento del processo di democratizzazione.SOTTOSCRIVEperciò la proposta avanzata da Marta Dassù e Giuliano Ferrara, sollecitando il Governo Italiano a chiedere alla NATO di impegnare subito un solido contingente in Iraq, per il periodo necessario a tutelare il diritto degli Iracheni a votare e a scegliersi liberamente il loro Parlamento, la loro costituzione, il loro governo.CONDANNAinfine le manifestazioni svolte il 25 settembre dal movimento cosiddetto "antimperialista" che spaccia i tagliagole per i resistenti iracheni e conduce un'azione pericolosa perché, oggettivamente, fiancheggiatrice dei terroristi. Nella convinzione che occorre dire "no" alle farneticazioni di questi gruppi e alle troppe ambiguità di certi sventolatori di bandiere della pace per dire un "no" chiaro al terrorismo. Giacchè non si può continuare a porre sullo stesso piano morale e politico Bin Laden e Bush, ossia gli assassini e chi combatte gli assassini.Il Consiglio Comunale è infatti consapevole che l'inizio di questo millennio è segnato dalla sfida lanciata dal terrorismo al mondo delle libertà e della democrazia. Una sfida globale alla quale dobbiamo rispondere con la forza della ragione e, solo quando è necessario, con la forza delle armi. Perché, come ci hanno insegnato i nostri padri, non vi può essere pace senza libertà e democrazia. E perché, come la storia ci insegna, è il terrorismo che provoca la guerra, non il contrario.Pietro Paolo AmatoFirenze, 4 ottobre 2004