Casa delle Libertà: «Libro bianco sulle consulenze e consiglio comunale straordinario»
"Libro Bianco" sulle consulenze affidate dall'amministrazione e consiglio comunale straordinario sui problemi sollevati dall'inchiesta della corte dei conti.Capigruppo e consiglieri della Casa delle Libertà, in una conferenza stampa svoltasi questa mattina in Palazzo Vecchio, hanno ribadito ancora una volta le loro richieste al sindaco.«Non esiste un dato certo sulle consulenze - ha sottolineato il capogruppo di Forza Italia Paolo Amato - il vicesindaco Matulli ed il segretario generale contestano i dati forniti dalla Cisl ma non forniscono, a loro volta, dati certi. Compito dell'amministrazione è quello di dotarsi di un meccanismo di controllo interno: ad oggi sappiamo solo che ci sono solo ancora tanti centri di spesa fuori controllo»«Il "Libro Bianco" - ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia - dovrebbe contenere il numero preciso di consulenze affidate, le motivazioni, i risultati e le conclusioni di ogni singola consulenza e, contemporaneamente, gli elenchi con i nomi e i curricula degli esperti nominati nonché i motivi per cui sono stati scelti, illustrando, nel dettaglio, la modalità seguita ed i costi sostenuti. Lo ritengo un atto dovuto di trasparenza verso la città, a tutela dei fiorentini ma anche della stessa amministrazione. Sfido quindi l'assessore alla partecipazione, che chiede idee e contributi, a far sua la proposta del "Libro Bianco"».Amato e il capogruppo dell'UDC Mario Razzanelli hanno poi «stigmatizzato il comportamento della maggioranza che non ha voluto un consiglio comunale straordinario sui problemi sollevati dalla magistratura contabile, dimostrando con ciò di non essere credibile quando parla di partecipazione».«I consiglieri sono a pieno titolo amministratori - hanno aggiunto - e questo è un argomento che l'assemblea di Palazzo Vecchio ha il diritto-dovere di discutere. Il consiglio comunale, e quindi i cittadini, hanno il diritto di sapere come vengono spesi i soldi pubblici».«Se fossi un consigliere della maggioranza - ha commentato il consigliere di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli - sarei io il primo ad avanzare una richiesta del genere per dimostrare che il problema sollevato è solo strumentale e che, anzi, le consulenze sono state affidate in maniera trasparente e corredate di tutte le giustificazioni necessarie. Non riesco a comprendere i motivi di questo netto rifiuto da parte della maggioranza».Razzanelli, ricordando che «le consulenze ammontano al 5% del bilancio comunale», ha chiesto di «creare da subito uno strumento contabile di controllo che consenta di stabilire, in tempo reale e con certezza, le spese sostenute dal Comune per le consulenze. Quando poi verranno modificati i criteri per redarre i bilanci pubblici, allora potrà essere inserito un apposito capitolo di spesa riferito alle consulenze».«Senza dimenticare ha ricordato il capogruppo dell'UDC - che occorrerà verificare con il "libro bianco" e lo strumento di controllo contabile come sia stato attuato l'articolo 5 del regolamento per gli incarichi professionali riguardo al principio di rotazione e di non cumulo delle consulenze». (fn)