De Zordo e Sgherri: «Moratoria per gli inceneritori. Si punti in modo deciso sulla strategia "Rifiuti Zero"»
Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di "Unaltracittà/Unaltromondo", e Monica Sgherri (Rifondazione Comunista):«Gli incontri che si sono tenuti negli ultimi giorni a Firenze e Sesto Fiorentino, nonché gli articoli apparsi sulla stampa locale hanno portato alla ribalta la strategia Rifiuti Zero come una concreta possibilità.La strategia Rifiuti Zero pone al proprio centro la prevenzione, il riutilizzo ed il riciclaggio, sulla linea autorevolmente tracciata a livello internazionale dal Vertice della Terra delle Nazioni Unite a Rio de Janeiro (Agenda 21), ribadita dal Vertice di Johannesburg sullo Sviluppo Sostenibile, integrata nel Sesto Piano di Azione Europeo sull'Ambiente e, infine, contenuta in modo esplicito nella Comunicazione della Commissione Europea per una nuova strategia sui rifiuti.La strategia Rifiuti Zero può attivare processi economici locali virtuosi, consente di aumentare i posti di lavoro, di mantenere gli investimenti a livello delle comunità, favorendo lo sviluppo locale nel settore dei servizi, dell'artigianato, della piccola e media impresa, della ricerca, della comunicazione, del terzo settore e del sociale.Al contrario la strategia degli inceneritori deprime le imprese locali, concentra a modelli industriali estranei e disinteressati alle comunità locali. Molti governi locali hanno coraggiosamente scelto di percorrere la strada Rifiuti Zero, ad esempio Nuova Scozia (Canada), Canberra (Australia), S.Francisco (USA) hanno ridotto i propri rifiuti del 60, 70%, agendo sia sul sistema industriale che su tutta la filiera del riutilizzo. Anche in Italia, per esempio in Veneto, esistono esperienze molto avanzate dove si è riusciti a raggiungere punte di oltre l'80% di differenziazione dei rifiuti.Le associazioni, i movimenti, i comitati locali, i gruppi di base che a Firenze si battono con determinazione contro l'inceneritore stanno proponendo alle amministrazioni locali dell'area fiorentina di aprirsi a queste idee .Se si aggredisse con decisione l'aumento costante della produzione dei rifiuti, intervenendo in modo differente sin dall'inizio sui processi produttivi e uscendo dalla logica perversa dell'assimilazione dei rifiuti industriali finanziando e promuovendo la filiera del recupero e del riciclaggio, applicando politiche tariffarie che premiamo la raccolta differenziata, la soluzione dell'incenerimento sarebbe definitivamente sconfitta.In Toscana dunque, come del resto anche in Europa per ammissione della stessa Commissione Europea, si registra il fallimento della politica sui rifiuti. Il paradosso è che la stessa Regione sta costruendo un Patto strategico tra aziende e enti locali che non punta a rimuovere alla radice le cause di questo problema e ripropone la strada degli inceneritori Per questo sosteniamo la proposta di una moratoria degli inceneritori e l'apertura di un tavolo tra regione Toscana, comitati popolari, associazioni, realtà di base in modo da poter costruire il Patto strategico puntando in modo deciso sulla strategia Rifiuti Zero».(fn)