Seminario sulla riforma delle Nazioni Unite, Cruccolini: «Dall'Onu degli Stati all'Onu dei popoli»
Si tratta della fatica di ingegneria politica più ardua da immaginare sul pianeta, trovare nuove regole per l'Onu nel mondo globale. «Ma - ha sottolineato il presidente del consiglio comunale intervenendo questa mattina, in Palazzo Vecchio, al seminario sulla riforma delle Nazioni Unite - è ormai necessario passare dall'Onu degli Stati all'Onu dei popoli».Proprio il presidente del consiglio comunale ha partecipato, qualche tempo fa a Perugia, ad un incontro organizzato dal "Tavolo della pace" ed al quale erano presenti rappresentanti degli enti locali di tutta Italia.«L'Onu - ha ricordato - è governata dal consiglio di sicurezza, cinque membri permanenti con diritto di veto sulle risoluzioni, Usa, Russia, Francia, Regno Unito e Cina, vale a dire i vincitori della seconda guerra mondiale, più una seconda fascia di membri non permanenti, eletti a turno fra i 186 stati che non fanno parte degli eletti. Una situazione assurda che lascia miliardi di esseri umani bloccati fuori dal consiglio e assegna a pochi un potere enorme rispetto alle vere forze in campo dell'umanità. Questo Onu ha fallito, basti pensare alla risoluzione sulla Palestina ed a quella sul Saharawi» .«Ora circolano proposte ancora non ufficiali - ha aggiunto Eros Cruccolini - ma ogni soluzione ipotizzata conferma il prevalere degli interessi politici degli Stati sugli interessi generali dei popoli. Che sono invece quelli fondamentali: lotta alla fame e cessazione dei conflitti». (fn)