Toccafondi (FI): «I tagli di bilancio al bilancio comunale hanno interessato anche la spesa sociale»
«I tagli di bilancio al bilancio comunale hanno interessato anche la spesa sociale: da settembre a dicembre questo "risparmio" potrebbe portare alla riduzione di 220 posti nelle strutture convenzionate per gli anziani». E' quanto sostiene il vicecapogrupo di Forza Italia Gabriele Toccafondi.«Dopo il decreto tagli-spese del Governo - ha ricordato Toccafondi - il Comune ha operato un taglio del 10% delle spese ancora non impegnate da reperire su alcune voci: missioni all'estero, convegni, pubblicazioni, spese di rappresentanza e pubblicità, consulenze. In totale 3milioni e 950mila euro. Il problema è che tra queste riduzioni di spese risultano anche 1milione e 719mila euro derivanti da servizi sociali ed in particolare 1milione e 142mila euro da spese per anziani ovvero per pagamento rette ad anziani ospiti in strutture convenzionate. In concreto da settembre a dicembre questo "risparmio" sulle rette equivarrebbe a 220 posti in meno nelle strutture convenzionate. Un fatto che, se confermato, in questi mesi creerebbe un problema enorme che fino ad ora non abbiamo mai avuto poiché la lista di attesa del Comune di Firenze è molto ristretta».«Sarebbe facile attribuire la colpa a chi ha emanato il decreto, come qualcuno in giunta ha già provato a fare - ha aggiunto il vicecapogruppo di Forza Italia - ma la verità è un'altra. L'Anci, l'associazione dei Comuni presieduta dal Sindaco di Firenze appena fu presentato il decreto taglia spese si affrettò giustamente a chiedere maggiori spiegazioni sulle spese da tagliare preparando una propria nota interpretativa che è stata accettata quasi totalmente dal Governo. Nella nota interpretativa l'Anci affermava che "sono escluse dalla riduzione delle previsioni i servizi indispensabili dei Comuni, che stabiliscono il diritto dei cittadini all'esigere prestazioni eservizi da parte dei Comuni". Tra questi si citavano anche le prestazioni a carattere socio-sanitario erogate direttamente dall'ente come la gestione case di riposo, servizi di assistenza domiciliare e centri sociali, servizi di sostegno alle persone disabili, gestione di asili-nido, altro».«Il problema - ha concluso Toccafondi - è che nella nota interpretativa si citano solo ed esclusivamente i servizi erogati direttamente dall'ente e non quelli in convenzione che rappresentano circa l'80% del servizio. Per un errore, una svista, una dimenticanza sono adesso a rischio 220 anziani perché qualcuno nella nota interpretativa fatta dall'Anci presieduta da Domenici non ha scritto anche la parola "erogati con convenzione"». (fn)