Nomina di Bonsanti a presidente di Firenze Mostre, interviene Amato (FI)
«Noi non abbiamo particolare considerazione politica per Giorgio Bonsanti, chiamato dal sindaco diessino di Firenze a presiedere la società Firenze Mostre e che si presentò come indipendente un giorno scriveremo la storia di tutti gli indipendenti cittadini nelle liste del Partito Comunista Italiano nel 1985 per Palazzo Vecchio. Mentre abbiamo avuto profonda ammirazione per il suo genitore, il professor Alessandro Bonsanti, fine intellettuale, che, sindaco repubblicano negli anni 1982-1983, riuscì a mandare il comunista Gabbugiani all'opposizione».E' quanto ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia Paolo Amato.«Ricordiamo con profondo spirito critico l'iniziativa di Giorgio Bonsanti a favore della costruzione dell'Ipercoop,il mostro di Gavinana - ha aggiunto Amato - di converso, citiamo l'iniziativa di Alessandro Bonsanti a favore di Michelucci per la costruzione della stazione di Santa Maria Novella. Diverse scelte come si vede. Ma per il bene pubblico è opportuno che Giorgio Bonsanti, prima di accettare l'incarico, si informi sulle condizioni economiche di Firenze Mostre con il professor Fazzini, uno che se ne intende e che ha avuto la forza di dimettersi appena nominato. Non ascolti invece, il Bonsanti, il dottor De Virgiliis, attuale vice presidente di Firenze Mostre, un convinto ottimista, come si legge sulla stampa cittadina, che ha accompagnato gli sbilanci e la ricapitalizzazione obbligata la quale peraltro viene operata con i soldi dei soci, in posizione di alta maggioranza il Comune di Firenze, e non con i soldi degli amministratori - fin dalla sua costituzione».«Infatti, a quanto ci risulta - ha concluso il capogruppo di Forza Italia - lo sbilancio di Firenze Mostre, al 31 luglio 2004, è di 1 milione e 800 mila euro: il tutto con profonde congratulazioni non solo al Comune, ma anche agli istituti di credito e di assicurazione e agli amministratori da essi nominati». (fn)