Vigile di quartiere, Sarra e Alessandri (AN): «Uffici mobili della polizia municipale per garantire sicurezza e servizi ai cittadini»
Uffici mobili della polizia municipale in grado di garantire tutti i servizi della loro centrale operativa e di muoversi sul territorio, spostandosi ciclicamente in molte zone della città. E' la proposta contenuta in una mozione presentata dal dal consigliere Stefano Alessandri. Il documento è stato firmato anche dal capogruppo di AN Riccardo Sarra.«Una proposta - ha sottolineato Alessandri - che vuole integrare le iniziative promosse fino ad ora dall'amministrazione comunale».«L'obiettivo - ha spiegato il consigliere di Alleanza Nazionale - è anzitutto il controllo capillare del territorio: questo ufficio mobile potrà essere sfruttato come punto di appoggio e per pattugliare, al tempo stesso, le strade limitrofe a piedi, interagendo con i residenti ed i commercianti. A questa struttura, però, ci si potrà rivolgere anzitutto per segnale interventi urgenti, situazioni sospette o per presentare esposti. Il cittadino, inoltre, potrà anche comunicare cessioni di fabbricati, presentare richieste di deroghe al codice della strada, pratiche di polizia amministrativa e sulle manifestazioni pubblico sportive, richieste di intervento per la rimozione di veicoli, per consultare l'archivio degli oggetti smarriti»«In questo modo - ha proseguito l'esponente del centrodestra - si otterrà anche la semplificazione di tutte le procedure amministrative: i cittadini sentiranno le istituzioni più vicine e sarà abbattuta per abbattere quella sorta di diffidenza verso il corpo dei vigili urbani».Alessandri ha poi individuato il modo con il quale finanziare questa nuova struttura: «la legge regionale 38 del 16 agosto 2001 che finanzia direttamente i progetti inerenti la sicurezza predisposti dai Comuni e l'elaborazione di progetti obiettivo interni all'amministrazione».«Senza dimenticare - ha ricordato - che si può accedere anche a fondi statali: nonostante i tagli del governo non rientrano tra i capitoli dei tagli le spese e gli investimenti per il comparto sicurezza ». (fn)Questo il testo della mozione:Tipologia: MozioneSoggetto proponente: Stefano AlessandriAltri firmatari: Riccardo SarraOggetto: Vigile di QuartiereIL CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZEPreso atto che in questi ultimi anni sono stati fatti notevoli passi avanti in tema di sicurezza dei cittadini e l'apertura dell'Ufficio Città Sicura ha sicuramente indirizzato gli interventi dell'Amministrazione comunale nella strada giusta.Visto che la notevole presenza in città delle forze dell'ordine (Questura, Compagnie e stazioni dei Carabinieri, Guardia di Finanza), ha fatto si che il territorio fosse comunque coperto h-24 da personale in divisa che al tempo stesso ha prevenuto e represso le azioni criminose.Visto il Protocollo d'intesa in materia di sicurezza urbana tra il Ministero dell'Interno e la Giunta Regionale Toscana e gli accordi stilati tra i Comuni dell'area fiorentina con la Prefettura di Firenze.Preso atto che il quadro attuale della situazione fiorentina vede un forte impegno per quanto riguarda gli interventi di assistenza, quali il servizio telefonico antitruffa, assistenza alle vittime dei reati, istituzione di un fondo per le vittime dei reati, vigilanza ambientale delle aree verdi, coordinamento di pronta accoglienza minori, a fronte di un delusione sulla scarsità dei risultati ottenuti dall'istituzione del Vigile di Quartiere.Considerato che si rende necessario un approccio diverso tra il Corpo di Polizia Municipale ed il cittadino.Preso atto che la categoria della Polizia Municipale ha attualmente un indice di gradimento e di popolarità molto basso rispetto alle altre forze che interagiscono nel tessuto sociale.Questo perché il cittadino ha sempre identificato l'agente di Polizia Municipale come l'esattore dell'Amministrazione con un ruolo repressivo ed inquisitorio.Ritenuto che sia importante che la Polizia Municipale non entri in contraddizione di ruoli con le altre Forze dell'Ordine ma trovi una propria identità professionale che integri, assieme alle proprie storiche competenze, anche il ruolo di polizia di prossimità.Considerato che il primo passo quindi è recuperare questo gap attraverso una sorta di "pubbliche relazioni" che vedano l'agente di PM (in questo caso il Vigile di Quartiere) come una sorta di confidente che recepisce le istanze e le problematiche del cittadino.Preso atto che un primo aspetto formale ad esempio potrebbe essere l'abbigliamento dei Vigili di Quartiere; questo sistema è stato sperimentato dal Corpo di Polizia Municipale di Milano è sta dando buoni frutti.Ritenuto che la creazione di una apposita Unità Operativa Vigile di Quartiere, comporterebbe la selezione degli agenti con spiccate doti relazionali ed umane e con grande capacità di ascolto; il vestiario potrebbe essere diversificato dagli altri colleghi del corpo per soddisfare una duplice esigenza: essere riconoscibili e superare l'iniziale diffidenza del cittadino.Ritenuto che il Corpo di Polizia Municipale deve prendere coscienza di avere una grandissima potenzialità inespressa: la confidenza.Visto che l'obiettivo finale infatti è fare si che il cittadino, volontariamente e rilassatamente, si avvicini al Vigile di Quartiere per una qualsiasi segnalazione e si instauri quel rapporto di complicità e di confidenza.Preso atto che per concretizzare nel migliore dei modi questa prossimità, occorre dotare a nostro avviso la struttura Operativa del Vigile di Quartiere di una sorta di Uffici Mobili.Preso atto che risulta impossibile per l'Amministrazione coprire tutto il territorio comunale con pattuglie di vigili appiedati;Visto che l'utilizzo degli Uffici Mobili consentirebbe di coprire al tempo stesso più zone dando poi la possibilità ad una coppia di agenti di PM di controllare il territorio circostante a piedi mentre il terzo agente rimane sull'Ufficio Mobile per svolgere le funzioni sopra descritte.IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTAA prevedere l'istituzione e la realizzazione di Uffici Mobili della Polizia Municipale completamente attrezzati in grado di garantire tutti i servizi della centrale dei Vigili, ma che si muovano sul territorio stazionando ciclicamente in molte zone della città.A prevedere un equipaggio per gli Uffici mobili composto da almeno tre vigili i quali potrebbe controllare il territorio sfruttando l'Ufficio Mobile come punto di appoggio e pattugliare al tempo stesso le strade limitrofe a piedi, interagendo con i residenti ed i commercianti.A semplificare tutte le procedure amministrative permettendone l'accesso ai cittadini direttamente all'Ufficio Mobile senza che questi si rechino negli uffici comunali al fine di avvicinare i cittadini alle Istituzioni e per abbattere quella sorta di diffidenza verso il Corpo di PM.A prevedere la possibilità dei cittadini di ricorrere agli Uffici Mobili per le seguenti necessità:segnalazioni di interventi urgentisegnalazioni di situazioni sospette per la sicurezzasegnalazioni ed esposti per la violazione delle leggisegnalazioni sulla circolazione stradale (comprese proposte di modifica)comunicazione della presenza di stranieri come ospiti o per altre attivitàcomunicazione di cessione fabbricatiricorsi al Codice della Strada e ad altre norme comunalirichiesta deroghe e ordinanze sul Codice della Stradacertificazioni di infortuni sul lavoropratiche di polizia amministrativapratiche sulle manifestazioni pubblico sportivepermessi e richieste di aree sosta per invalidirichieste di intervento per la rimozione dei veicolianagrafe caninacomunicazioni sulla segnaletica stradaleconsegna e consultazione telematica dell'archivio oggetti smarriti.A mettere in atto tutte le iniziative atte a riavvicinare i cittadini all'Amministrazione ed alle Istituzioni ed al recupero di popolarità da parte del corpo di Polizia Municipale nei confronti dei cittadini;A verificare un collegamento diretto tra l'Unità Operativa del Vigile di Quartiere e le altre strutture comunali affinché gli operatori di PM siano costantemente in contatto con gli altri uffici per segnalare eventuali disservizi indicati dai cittadini per fare in modo che le richieste dei cittadini abbiano una risposta in tempi certi.Ad attivarsi usufruendo dei Finanziamenti Regionali tramite la Legge n. 38 del 16 agosto 2001, che finanzia direttamente i progetti inerenti la Sicurezza predisposti dai comuni.Ad attivarsi usufruendo dei finanziamenti Statali visto che nonostante i tagli del Governo centrale agli Enti Locali non rientrano tra i capitoli dei tagli le spese e gli investimenti per il comparto sicurezzaAd attivarsi tramite l'incentivazione di Progetti Obiettivo interni all'Amministrazione.Firenze, 16 settembre 2004Stefano AlessandriRiccardo Sarra