Polemica sul crocifisso, Bianchi e Villa (FI): «Non c'è prevaricazione nell'esporre questo simbolo»

«Non c'è prevaricazione religiosa nell'esporre questo simbolo. Peraltro una sentenza del consiglio di stato del 1988 chiarisce bene come, al di là del significato per i credenti, la croce rappresenti "il simbolo della civiltà e della cultura cristiana nella sua radice storica, come valore universale, indipendente da specifica confessione religiosa". E' bene quindi finirla con lo stupore di taluni esponenti politici della sinistra , che vedono in questo simbolo una presenza offensiva o capace di turbare la normale convivenza». Così il consigliere Jacopo Bianchi e il coordinatore cittadino di Forza Italia Giovani Tommaso Villa intervengono nel dibattito sulla presenza del crocifisso in consiglio comunale.«Siamo pienamente d'accordo con il consigliere Donzelli – hanno aggiunto Bianchi e Villa - la presenza in aula del crocifisso sarebbe una cosa normalissima, infatti lo stesso cardinale Ersilio Tonini ha affermato che "non si può negare che i segni del cristianesimo appartengano alla nostra cultura, e per certi versi abbiano pure plasmato i mutamenti culturali della nostra storia". Partendo da questi presupposti, per una volta sarebbe opportuno pensare al nostro paese e alla nostra storia senza leggere tutto sempre sotto l'ottica di una certa ideologia faziosa». (fn)