Polemica sul crocifisso, Di Giorgi (vicepresidente consiglio): «Il simbolo di una religione non è un gadget pubblicitario»
«L'ordine del giorno sul crocifisso era strumentale: questo argomento non aveva nessuna attinenza con la commemorazione dell'11 settembre 2001». E' quanto ha dichiarato la vicepresidente del consiglio comunale e consigliera della Margherita Rosa Maria Di Giorgi.«Perché, quindi, questa proposta della Casa delle Libertà? - si è domandata Rosa Maria Di Giorgi - strana la richiesta di mettere il crocifisso in consiglio comunale da parte di chi non si ricorda di essere cristiano e cattolico quando vuole ributtare a mare gli immigrati clandestini ed ha sostenuto la guerra in Iraq facendo finta di non sentire gli accorati appelli del Papa che invocava i governanti a non aprire il conflitto».«Allora, forse, per questi "sepolcri imbiancati" - ha sottolineato la vicepresidente del consiglio comunale - non rimane che tentare la strumentalizzazione del simbolo del cristianesimo, visto che la sostanza appare così lontana da loro ed utilizzare la croce come un gadget pubblicitario. In barba alla laicità dello Stato e al rispetto per tutte le confessioni religiose che è dovuto in consiglio comunale. E' proprio vero che la coerenza dei comportamenti è un obiettivo ancora lontano». (fn)