Agostini (DS): «E' un dovere umano, oltre che politico, prevenire le morti nei cassonetti»

«Una lodevole iniziativa che sarebbe opportuno integrare con le intenzioni annunciate dall'amministrazione comunale». Così la consigliera dei DS Susanna Agostini commenta l'iniziativa del "Corriere di Firenze" e della società di marketing e comunicazione sociale "Esociety.it" di un adesivo multilingue per prevenire morti come quella di Omar Mahfudi, il marocchino di 31 anni che venerdì scorso ha perso la vita dopo essersi addormentato in un cassonetto.«Oltre che per la figura disegnata - ha aggiunto Susanna Agostini - l'adesivo mi piace per il rispetto culturale che evidenzia, per la molteplicità delle lingue e per l'uso della parola "pensa". Si usa un termine che chiarisce bene il fatto che ogni individuo è consapevole che la notte in un cassonetto diventa un evento precario e straordinario della propria vita. Ma forse qualche persona non è in grado di sapere che dormire in un cassonetto può significare essere uccisi. Per questo abbiamo il dovere di informare quanto più possibile su questo pericolo».«Condivido quanto ha detto l'assessore De Siervo - ha proseguiti la consigliera dei DS - e le sua intenzione di avviare una campagna di informazione per evitare altre di queste tragedie. Da tempo che l'amministrazione comunale, insieme al volontariato, mette in campo vari interventi per i senza fissa dimora. Ma evidentemente tutto ciò non è più sufficiente. La tragica realtà è che siamo di fronte a nuovi comportamenti causati dall'applicazione dei provvedimenti della legge Bossi-Fini sull'immigrazione. Donne e uomini sono ora costretti a vivere come braccati, perciò non si rivolgono più alle strutture pubbliche nel timore di essere arrestati o rimpatriati». (fn)