Manifestazione di Forza Italia giovedì prossimo davanti all'aerostazione dello scalo "Vespucci". Intanto i consiglieri scrivono al sindaco

«Firenze ha bisogno di un aeroporto come si deve e non di uno scalo da Terzo Mondo. Sono ormai decenni, infatti, che la sinistra blocca lo sviluppo di un'infrastruttura fondamentale per l'economia del comprensorio». E' quanto ha dichiarato il consigliere di Forza Italia Enrico Bosi annunciando la manifestazione di giovedì mattina davanti all'aerostazione del Vespucci «contro chi non vuole la crescita di Peretola».All'iniziativa, che avrà inizio alle 11, parteciperanno tutti i componenti del gruppo di Palazzo Vecchio ed una delegazione del gruppo al Quartiere 5 con la capogruppo Carla Cavaciocchi.«I cittadini che hanno a cuore l'avvenire di Firenze - ha aggiunto Bosi - sono invitati a unirsi ai nostri Consiglieri nella doverosa e civile protesta a difesa di un'opera pubblica essenziale che serve a tenere vivi i legami con il mondo necessari a una città che vive di turismo e di artigianato di qualità». (fn)Questo il testo della letterta aperta inviata al sindaco dai consiglieri di Forza Italia:«A Leonardo DomeniciSindaco di FirenzeCaro Sindaco,che aspetta ad intervenire sulla questione dell'aeroporto di Peretola, chiarendo definitivamente i reali intendimenti della Sua amministrazione?Il Suo silenzio rischia, infatti, di avallare le manovre del "partito dello sviluppo zero". Un partito trasversale alla maggioranza che La sostiene ed il cui obiettivo è non sviluppare Peretola per non sviluppare Firenze.Perché esponenti dei DS smentiscono tranquillamente la promessa – da Lei più volte ripetuta in campagna elettorale – di ampliare e potenziare l'aeroporto? E perché i Suoi colleghi Sindaci di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio intervengono subito a sostegno delle tesi diessine contrarie all'aeroporto?Com'è che, per la TAV, i comuni limitrofi a Firenze hanno accettato senza battere ciglio i tracciati dell'Alta Velocità, mentre, per l'aeroporto, fanno a gara a trovare ostacoli, inventandosi persino alternative assurde ( tipo: l'aeroporto o il termovalorizzatore)? Non vorremmo fossero rimasti ai "niet" del vecchio PCI, il cui no, prima a S.Giorgio a Colonica e poi a Fiat-Fondiaria, ha bloccato per decenni la crescita di Firenze.E' giunto insomma, signor Sindaco, il momento della verità. Occorrono parole semplici e chiare. Di modo che il si sia si ed il no sia no. Anche per rompere il silenzio omertoso: di ambienti politici, interessati alla sola conservazione dell'esistente; di categorie, troppe pavide per essere veramente propositive; e della Camera di Commercio, che si rifugia dietro il vuoto amletismo del suo Presidente.La città non può aspettare, l'economia non può essere mortificata, il turismo non può continuare ad essere penalizzato, e i pochi privati disposti ad investire non possono essere delusi o, peggio, allontanati dai comportamenti irresponsabili della politica.Lei sa che noi di Forza Italia siamo per la cultura del fare e per lo sviluppo di Firenze. Ebbene, per l'ampliamento ed il potenziamento dell'aeroporto di Peretola, non abbiamo alcuna difficoltà a collaborare con Lei sulla base di un accordo bipartisan.L'importante è agire, uscire dall'immobilismo, e sconfiggere insieme il "partito dello sviluppo zero" per dare insieme a Firenze un futuro all'altezza della sua storia.Paolo AmatoEnrico BosiJacopo BianchiBianca Maria GiocoliMassimo PieriMarco StellaGabriele ToccafondiDomenico Valentino»