Firenze Mostre, lettera aperta di Amato (FI) al sindaco

Questo il testo della lettera aperta del capogruppo di Forza Italia Paolo Amato al sindaco:«Caro Sindaco,le dimissioni di Marcello Fazzini, l'ultima intervista dell'Assessore Siliani ad un quotidiano cittadino, la profonda crisi economica ed istituzionale della S.p.a Firenze –Mostre denunciano il pessimo funzionamento della Giunta Comunale nella gestione delle società partecipate e la sua incapacità a nominare organi sociali idonei ad una buona amministrazione.La società Firenze-Mostre, che ebbe come Presidente un personaggio della forza di Guido Clemente – già dimenticabile Assessore nella gloriosa, si fa per dire, Giunta Primicerio – è oggi composta da un organo di amministrazione di 15 membri tra i quali : un Presidente; un Vice Presidente (il Signor Alfonso De Virgiliis che ci ha amabilmente intrattenuti, proprio in questi giorni, con la formula "la cultura della cultura", che, applicata a Firenze-Mostre, significa l'insolvenza dell'insolvenza); ed un Comitato Esecutivo composto da cinque membri. Perché così tanti Consiglieri? Perché un Vice Presidente? Perché un Amministratore Delegato di tipo collettivo, con cinque amministratori, qual è il Comitato Esecutivo? Il Comune deve limitare, con atteggiamento direttivo, allo stretto essenziale la composizione degli organi di amministrazione delle società sue partecipate, precisando che i componenti non debbano superare il numero di cinque.Lo sbilancio di Firenze-Mostre era ben noto alla Giunta Comunale: la società dal 26/02/2001 aveva ridotto il proprio capitale sociale a causa delle rilevanti perdite. Lo sbilancio al 31/12/2003 era "pari a 2.029.100 euro ed il patrimonio netto della società risultava negativo per 1.302.002 euro". Sulla base di questi dati, perfettamente conosciuti dal Comune, desta profonda perplessità il contenuto della delibera del 24 febbraio 2004 con la quale la Giunta Comunale prende in visione il "programma complessivo delle attività espositive previste nel 2004 da Firenze-Mostre S.p.a", decide di concorrervi ed afferma "di prendere atto che la gestione della sopracitata attività espositiva sarà curata da Firenze-Mostre S.p.a che si assume tutti gli oneri e l'intera responsabilità connessi alla sua organizzazione tecnica, gestionale ed economica".Il successivo 26/03/2004, in un'assemblea straordinaria, Firenze-Mostre denuncia "la criticità della situazione economico-finanziaria della società" e "propone una manovra consistente in: 1)aumento di capitale sociale di euro 3.000.000; 2)apertura di un fido in conto aumento capitale per 200.000 euro; 3)riassetto dell'attuale situazione debitoria nei confronti dei fornitori e del sistema bancario; 4)rinuncia alla gestione diretta del Forte Belvedere; 5)contribuzione diretta di 500.000 euro l'anno per cinque anni; 6)impegno di sponsorizzazione delle banche azioniste per euro 500.000".Secondo la confessione di Siliani, Firenze-Mostre era andata al di sotto del minimo del capitale sociale e comunque si trovava nella sopravvenuta impossibilità di conseguire il proprio oggetto sociale, con conseguenze rigide prescritte dalla legge in ordine alla continuazione della sua attività. Ciononostante il 24/02/2004 la Giunta Comunale, presente Siliani, approva il piano presentato da Firenze-Mostre, concorre alla continuazione della sua attività, e dichiara che "l'attività espositiva sarà curata da Firenze-Mostre S.p.a, che si assume tutti gli oneri e l'intera responsabilità economica" dell'operazione. Risultano in tal modo violati, nell'assenza degli organi sociali di Firenze-Mostre, i principi elementari della disciplina delle società per azioni, nonché quelli che riguardano la corretta comunicazione tra i diversi organi istituzionali. Sarebbe interessante conoscere la relazione con cui il problema di Firenze-Mostre è stato illustrato alla Giunta il 24/02/2004. Certo che la finta "inscientia" della Giunta Comunale richiama alla memoria la classica figura delle tre scimmiette.A conclusione di questo punto, anche se con aspetto non secondario, desidero segnalarLe che il Comune non rispetta in questo caso i principi elementari di opportunità nel rapporto con gli amministratori che nomina nelle società partecipate. Richiamo, sotto il profilo dell'opportunità, la determinazione del 10/09/2002 con cui il Comune impegna la spesa complessiva di euro 12.240 a favore dell'Avv. Gaetano Viciconte – nominato proprio dal Comune quale amministratore e componente del Comitato Esecutivo di Firenze-Mostre –per "uno studio su Firenze-Mostre ed istituti culturali".Il giudizio contrario all'operato degli organi sociali di Firenze-Mostre e della Giunta Comunale trova conferma con il richiamo di questi ulteriori fatti:a) la Giunta Comunale il 25/05/2004 - noti la data - conferisce incarico al Prof. Stefano Pozzoli, straordinario presso l'Università di Napoli, per analizzare la situazione economico-finanziaria di Firenze-Mostre S.p.a, con impegno per la consulenza di euro 23.990,40.b) Il Comune di Firenze con provvedimento dirigenziale del 09/06/2004 – noti ancora la data -conferisce incarico alla Dott.ssa Marilena Pasquali di Bologna, stanziando per il compenso euro 5.500, per la "ricognizione dello stato di programmazione di Firenze-Mostre S.p.a e conseguente valutazione della fattibilità generale".L'esposizione di tutti i precedenti fatti dimostra che l'intero Consiglio di Amministrazione di Firenze-Mostre (peraltro deriso nelle proprie competenze dal conferimento, effettuato dal socio di maggioranza, di incarichi al Prof.Pozzoli e alla Dott.ssa Pasquali) deve dimettersi. Se ciò non avviene, deve essere il Comune a revocare gli organi sociali.E' chiaro che, senza interventi di questo genere, è vano parlare di politica culturale a Firenze. Il tavolo dell'Assessore Siliani - con le categorie e i privati e le dotte disquisizioni di alcuni soci (tra i quali il Mantellassi della Camera di Commercio) - costituisce nelle attuali circostanze un patetico tentativo di fuggire le proprie responsabilità.Ai soci, Signor Sindaco, chieda: sanno essi che si può votare contro il bilancio? Perché non lo hanno fatto?Paolo AmatoCapogruppo di Forza Italia in Consiglio ComunaleFirenze, 10 agosto 2004»(fn)