Totaro, Alessandri e Donzelli (AN): «Il reparto geriatria di Careggi esperienza positiva da valorizzare»
«Una tradizione che fortunatamente continua: dal professor Antonini all'attuale primario, il professor Masotti, la geriatria dell'ospedale fiorentino di Careggi resta un fiore all'occhiello della sanità nazionale». Questo il giudizio del consigliere regionale di Alleanza Nazionale Achille Totaro, dei consiglieri comunali Stefano Alessandri e Giovanni Donzelli che questa mattina, insieme al consigliere provinciale Guido Sensi ed ai consiglieri di Quartiere Calderoni, Moretti e Poma, si sono recati in visita a questo reparto. «Obiettivo dell'iniziativa - hanno spiegato - è quello di vigilare sulla funzionalità degli ospedali e dei servizi agli anziani nel mese di agosto».«Ho verificato di persona - ha spiegato Totaro - l'eccellente trattamento riservato ai pazienti di questo reparto e la grandissima attenzione che viene loro riservata in termini di cure e di assistenza. Merito dell'équipe medica e paramedica egregiamente organizzata e del livello di professionalità raggiunta lavorando con malati particolarmente difficili, che alle normali patologie uniscono un'età avanzata.Il previsto spostamento della struttura a San Luca e la necessità di incrementare alcuni dei servizi dovrà essere un motivo per migliorare la qualità del servizio».«E' altresì importante che i servizi come la terapia intensiva geriatrica siano mantenuti - ha rilevato Stefano Alessandri in questi casi non si tratta di duplicazioni onerose ma di indispensabili strumenti a disposizione di soggetti che hanno bisogno di attenzioni particolari. Analogo discorso può essere fatto per il reparto di riabilitazione da ictus: la sua chiusura anche temporanea per il periodo estivo, potrebbe essere esclusa nei prossimi anni consentendo interventi mirati e tempestivi che gioveranno certamente al recupero funzionale e psicologico dei pazienti».«Questo reparto - ha sottolineato Giovanni Donzelli - è una ricchezza da valorizzare e vanta un patrimonio professionale umano che non deve essere perduto, come invece spesso accade nella sanità toscana e italiana. Sarebbe anzi il caso di fornire ai medici di base maggiore informazione su questa realtà: proprio gli anziani costituiscono una considerevole quota dei pazienti in carico ai medici di famiglia, spesso con patologie confuse o sovrapposte che hanno bisogno di approfondimenti e di un tempo adeguato per poterle affrontare adeguatamente. Quanto al personale paramedico, avendo maturato una specializzazione importante con gli anziani e con il reparto, è necessario che resti a svolgere questo compito proprio qui».«Controlleremo che questo reparto non debba subire danni o ridimensionamenti nel corso del trasferimento a San Luca - hanno promesso gli esponenti di AN - e che la sanità toscana si muova per garantire livelli di qualità sempre maggiori e per valorizzare le proprie risorse, umane e tecniche». (fn)