Dimissioni del presidente di Firenze Mostre, l'assessore Siliani: "Da Fazzini un prezioso contributo. Adesso un tavolo con operatori e categorie economiche per definire una strategia espositiva"

"Il presidente Fazzini è un professionista esperto e in questi mesi ha dato un contributo importante alla comprensione delle problematiche in cui versa Firenze Mostre. Ma, evidentemente, ritiene che al momento non vi siano le condizioni per andare avanti nella gestione della società". E' quanto dichiara l'assessore alla cultura Simone Siliani in merito alle dimissioni comunicate dal presidente di Firenze Mostre Marcello Fazzini. Dimissioni, specifica l'assessore, che "sono state trasmesse al presidente del collegio sindacale Gian Piero Castaldi che ha trenta giorni di tempo per trasmetterle all'ufficio del registro delle imprese secondo quanto prevede in materia il codice civile. Tuttavia – aggiunge l'assessore – nei prossimi giorni verificherò direttamente con il presidente Fazzini la possibilità di proseguire nel nostro rapporto, finora utile e costruttivo".Per quanto riguarda le motivazioni della decisione di Fazzini, l'assessore Siliani ribadisce che "non c'è stato alcun conflitto, come lo stesso presidente ha detto e ripetuto, e anzi è assolutamente fuorviante pensare che questo sia alla base della scelta di Fazzini". L'assessore Siliani coglie inoltre l'occasione per lodare il lavoro svolto dal presidente in questi mesi, un lavoro che evidenzia "la necessità per il Comune di riconsiderare attentamente le modalità e gli strumenti per le politiche espositive a Firenze. In questa valutazione, che faremo nei prossimi mesi, il contributo di Fazzini è assolutamente prezioso".L'assessore Siliani estende poi il ragionamento dalle dimissioni di Fazzini alla politica espositiva della città annunciando l'istituzione di un tavolo ad hoc con operatori del settore e rappresentanti delle categorie economiche. "Nei mesi scorsi è stato evidenziato l'elemento di centralità strategica della politica espositiva anche per lo sviluppo economico della nostra città con un dibattito che ha coinvolto non solo gli esperti e gli operatori delle mostre ma anche le categorie economiche. Ebbene – annuncia Siliani – convocheremo un tavolo con questi tutti soggetti per definire quali siano le strategie più indicate e anche dove e quali risorse devono essere impiegate per ottenere successi paragonabili a quello riscosso dalla recente mostra di Botticelli. E' infatti impensabile, soprattutto in una situazione in cui i bilanci degli enti locali sono falcidiati dalle manovre del governo, immaginare una strategia espositiva all'altezza di Firenze realizzata senza il concorso di risorse pubbliche e private. Si tratta di una prassi comune in molte città europee ma purtroppo, ad oggi, a Firenze dobbiamo registrare un ben scarso investimento di risorse private in questo settore così rilevante". Ma secondo l'assessore Siliani la situazione potrebbe presto migliorare. "Il dibattito che si è svolto in questi mesi ha fatto emergere la consapevolezza dell'importanza del legame tra cultura e sviluppo economico e questo farebbe ben sperare in una nuova e più diretta disponibilità degli operatori economici a investire in questo settore". (mf)