Donzelli (AN): «Grave sbaglio aver fatto mancare il numero legale mentre era in discussione la mia proposta per distribuire i libri scolastici gratis»
«La sinistra ha abbandonato l'aula ed ha fatto mancare il numero legale proprio quando stava illustrando la mia mozione sulla distribuzione gratuita dei libri scolastici. Un pessimo inizio per una sinistra che si vanta di tutelare i deboli». E' quanto ha dichiarato il consiglliere di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli che la scorsa settimana aveva presentato il documento ieri in discussione in consiglio comunale.«La mozione - ha spiegato Donzelli - è stata elaborata insieme a Lapo Pieralli, responsabile scuola del "Fuan-Giovane Destra" e impegna il Comune ad istituire ed organizzare centri per la raccolta e la distribuzione gratuita di libri scolastici. L'obiettivo è semplice: aiutare le famiglie, soprattutto quelle economicamente più disagiate, ad affrontare l'ingente spesa dei libri scolastici. Visto che il prossimo consiglio utile per approvare questa proposta sarà il 6 settembre, gli studenti dovranno anche il prossimo anno spendere ingenti cifre per comprarsi i libri di testo. Le famiglie fiorentine devono "ringraziare" la sinistra che ha fatto mancare il numero legale, uscendo dall'aula mentre illustravo la mozione, se a settembre spenderanno più di 300 euro per ogni figlio che vuole studiare».«Questo grave comportamento della sinistra si spiega in due modi - ha aggiunto il consigliere di Alleanza Nazionale - o non aveva argomentazioni politiche sufficienti per bocciare il documento, e al tempo stesso non voleva approvare una proposta dell'opposizione, oppure, vista l'ora tarda, i consiglieri della maggioranza hanno preferito andare a casa a mangiare piuttosto che aiutare le famiglie nell'acquisto dei libri di testo. In entrambi i casi la sinistra ha privilegiato i propri interessi a scapito di quelli dei fiorentini».«Un pessimo inizio per chi guida la nostra città, sia dal punto di vista sociale e politico che istituzionale - ha concluso Donzelli - è una grave mancanza di rispetto quella di far mancare il numero legale mentre è in discussione una mozione dell'opposizione. E' la palese volontà di affossare il confronto assembleare. I numeri erano comunque dalla loro, se avevano delle ragioni per non far passare questa proposta sui libri di testo dovevano avere il coraggio di illustrarle in aula, partecipare alla discussione ed eventualmente votare un documento alternativo. Non lo hanno fatto o non ne avevano la capacità. O secondo loro era più importante correre a cena a casa. Proposte alternative, da parte della stessa maggioranza, avranno poco senso: a settembre la scuola riparte e i tempi non sono sufficienti per rimediare a questo grave errore». (fn)