Decreto tagliaspese, le nuove stime sulle riduzioni. L'assessore Albini: "Tagli sempre gravi, ma i nostri conti sono in regola e questo migliora un po' la situazione"

Secondo le prime stime, ammonta a circa 3 milioni e mezzo di euro il taglio che il Comune di Firenze dovrà operare sulle sue spese da qui alla fine dell'anno, dopo l'approvazione del decreto 168 ‘tagliaspese' e la nota interpretativa che finalmente risolve i dubbi sollevati da un emendamento fino a ieri poco chiaro. "Il Comune di Firenze ha rispettato il patto di stabilità nel 2003 e nel primo semestre 2004: l'aver osservato questi parametri oggi ci consente di entrare fra i ‘Comuni virtuosi', che vedono un po' allentata la morsa del decreto votato dal governo – spiega l'assessore al Bilancio tea Albini - I tagli sono comunque drammatici; ma la pressione dei sindaci sull'esecutivo, Domenici in testa, ha permesso di rendere meno insopportabile la situazione per chi ha i bilanci in ordine, come noi". Infatti per i Comuni che hanno rispettato il patto di stabilità, l'annunciata riduzione del 10% si applica soltanto agli stanziamenti di bilancio non ancora impegnati, senza il penalizzante riferimento alla media della spesa del triennio precedente. La nota interpretativa però ha anche un risvolto negativo: specificando che il taglio si deve applicare genericamente alla tipologia "acquisto di beni e servizi" (cancellando la dizione ‘consumi intermedi'), amplia i settori dove i Comuni sono costretti a tagliare le spese. Quindi la riduzione riguarda tutte le voci del bilancio corrente, escluse le spese per il personale e i mutui. I tagli dunque non si riferiscono più al 10% delle spesa non ancora impegnata sui ‘consumi intermedi per beni e servizi', ma sulla spesa non ancora impegnata sul totale dei beni e servizi: dai primi calcoli, circa 35 milioni di euro su 245. Il taglio quindi dovrebbe essere di circa 3 milioni e mezzo."Invece di due schiaffi ne abbiamo ricevuto uno solo – commenta Tea Albini – ma questo certo non ci consola troppo: questi tagli saranno comunque molto dolorosi e poco cambiano sulla situazione generale. Per esempio, le decisioni prese ieri che riguardano nostri uffici e quelli giudiziari non possono cambiare". "Voglio però precisare – sottolinea l'assessore - che il nostro è un Comune virtuoso, che i nostri conti sono in regola e che quindi non siamo affatto ‘al verde'. Forse non tutti hanno capito che è il decreto del governo che ci impone di operare i tagli: anche se ci piovessero dal cielo cento milioni di euro, non potremmo spenderli e dovremmo comunque ridurre le spese. Le considerazioni di Toccanfondi e degli altri consiglieri di Forza Italia sulle consulenze o sulle scelte del 2003, che comunque rivendichiamo in pieno, qui sono del tutto fuori luogo". (ag)