L'assessore Gori: "Presentate le mie dimissioni, resto presidente di Fidi Toscana fino alla nuova elezione. È una questione di responsabilità"
"Ho presentato le dimissioni da presidente di Fidi Toscana il 9 luglio ma finquando i soci privati non individueranno un nuovo presidente, ho la responsabilità di restare in carica. Non può esserci un vuoto di presidenza; non è un fatto personale ma una questione di responsabilità".È questa la precisazione dell'assessore alle attività produttive Silvano Gori in relazione alla carica ricoperta all'interno della Fidi Toscana, società vigilata dalla Banca d'Italia e quindi sottoposta a particolari controlli a garanzia dei cittadini.Le dimissioni presentate dall'assessore Gori saranno efficaci a partire dal momento in cui i soci di maggioranza avranno individuato il suo successore. Infatti, secondo lo statuto, la nomina del presidente spetta ai soci privati, cioè alle banche (e quindi non si tratta di un incarico politico) e quella del direttore, al soggetto pubblico più rappresentativo; in questo caso la Regione Toscana. Il Comune di Firenze, per la precisione, detiene solo una quota di minoranza pari a circa l'1%.L'assessore Gori ha presentato le dimissioni il 9 luglio, a distanza di 48 ore dall'annuncio, da parte del sindaco, della nuova giunta di Palazzo Vecchio e solo il 19 luglio ha firmato l'accettazione dell'incarico di assessore.Inoltre, una precisazione anche sulla "fiorentinità" dell'assessore Gori che ha la residenza nel capoluogo toscano da sei anni."Ultimamente ha proseguito Silvano Gori sono state dette diverse cose sbagliate relativamente ai miei rapporti con le città di Firenze, Prato e Pistoia. Per dovere di cronaca, vorrei ricordare che dopo aver avuto la residenza a Pistoia, da sei anni io e la mia famiglia abbiamo la residenza a Firenze, città nella quale, a partire dal '96, ho ricoperto diversi incarichi al Centro Moda, a Pitti Immagine e all'Aeroporto Amerigo Vespucci. In precedenza, ho partecipato alla nascita della Sogese. Per quello che riguarda Prato, nonostante non abbia mai avuto la residenza, non porto che riconoscenza alla città che mi ha dato tanto e mi ha offerto molte possibilità di crescita e maturazione. A Prato ho svolto il ruolo istituzionale di deputato, sono stato presidente di Prato Trade e della Camera di Commercio e ho mantenuto rapporti economici". (uc)