Teatro 13. Questa sera l'inaugurazione con uno spettacolo. Un gioiello dell'architettura del Novecento restituito alla città
Quello di stasera al Teatro 13 in via Nicolodi, 2 è un appuntamento con una doppia valenza. Innanzitutto permette al Quartiere 2 e a tutta la città, di riappropriarsi di un teatro storico, di particolare pregio artistico ed architettetonico.Inoltre, rappresenta un'inversione di tendenza rispetto a quanto sta avvenendo negli ultimi 20 anni a Firenze dove si registrano chiusure di teatri e invece la riapertura del Teatro 13 si affianca ad un'altra apertura prestigiosa di pochi mesi fa: la Goldonetta. Il Teatro 13 è un vero gioiellino dell'arte Decò che in questi ultimi 10 mesi ha subito una serie di lavori di messa a norma ed abbattimento delle barriere architettoniche con un costo di circa 400.000 euro sostenuti dal Comune di Firenze. Il teatro avrà 149 posti a sedere e per la gestione delle attività, prossimamente sarà realizzato un bando di gara. Le indicazioni saranno di un'ampia programmazione, non solo serale ma anche con attività didattiche nelle altre ore della giornata."Firenze e il 900: il Teatro 13. Lungo il San Gervasio" con Cicognani e Palazzeschi fra Mugnone, Africo e Mensola. In collaborazione col Quartiere 2, è il titolo dello spettacolo per la serata inaugurale del teatro al completamento dei lavori programmati anche con la realizzazione delle uscite di sicurezza e dell'impianto antifumo, insieme alla sistemazione dei bagni e dei camerini. La serata rientra nel ricco programma di iniziative previste nell'ambito della Settimana della cultura promossa dall'assessorato alla cultura.Il Teatro 13 è inserito nel complesso dell'ex Istituto Nazionale dei Ciechi Vittorio Emanuele II di via Cocchi, progettato nel 1928 da Mario Malavolti, fu inaugurato il 13 dicembre 1931, in occasione del quarto Congresso Nazionale dell'Unione Italiana Ciechi. La realizzazione del complesso, promossa e sostenuta da Aurelio Nicolodi, ufficiale trentino che aveva perso la vista nella guerra 1915-18, dedicando poi la vita alla causa dei non vedenti, avvenne su un lotto di terreno di 25.000 metri quadri ceduto dal Comune e compreso fra il viale Volta e via Valdesi.Nel corso degli anni l'edificio è stato oggetto di vari interventi di ampliamento e sistemazione fino ad arrivare alla situazione attuale, caratterizzata dalla presenza di più utenze con esigenze diversificate.Ora con questi lavori di adeguamento sarà possibile tornare a utilizzare questo spazio per le attività teatrali. (uc)