"Firenze e la lingua italiana fra Nazione e Europa". Firenze, patria della lingua italiana, germe di vita nella costruzione dell'Europa
È iniziato questo pomeriggio il convegno organizzato dall'Università di Firenze, dall'Accademia della Crusca e promosso dal Comune di Firenze: "Firenze e la lingua italiana fra Nazione e Europa" per sottolineare l'importanza della città di Firenze nel processo di unificazione della lingua italiana in un Paese "diviso" in culture e dialetti diversi.L'assessore alla cultura del Comune di Firenze ha portato il saluto della città. "La Nazione e l'Europa sono i due poli sui quali si forma il dibattito attuale e ripropongono la cucitura culturale e politica verso i nuovi stati all'interno dell'Europa. È una sfida alla contemporaneità che la nostra lingua deve affrontare insieme all'Università e all'Accademia della Crusca che devono valorizzarla. È opinione condivisa in tutta la comunità europea che la lingua italiana abbia un ruolo da protagonista nell'unificazione, nonostante esistano ancora bacini di analfabetismo che devono essere superati".Il convegno, oggi e domani, vuole ricostruire, col supporto di storici e di linguisti, l'evoluzione dei momenti più importanti di quel processo che individua nella città, nell'Università e nell'Accademia della Crusca dei soggetti all'avanguardia nel campo della ricerca, della formazione e della politica linguistica nazionale ed europea."Come sottolineava anche Leopardi nel suo Zibaldone, ben vengano neologismi dagli altri Paesi della comunità: sono infiltrazioni linguistiche che fanno bene alla crescita e allo sviluppo della nostra cultura e della nostra lingua. Il contributo della lingua italiana alla costruzione dell'Europa, non è marginale rispetto a quello che invece è riconosciuto sul piano politico al nostro stato. L'auspicio è di un abbattimento delle barriere sia interne che esterne in Europa".Importante è anche la convenzione che il Comune ha siglato con l'Accademia della Crusca che, tra l'altro, ha permesso di coinvolgere nello SDIAF anche la sua ampia biblioteca. Lo SDIAF, ricordiamolo, conta una cinquantina di biblioteche di 18 comuni e di numerose associazioni pubbliche e private. Sono 1.300.000 i titoli raccolti nella grande biblioteca on-line per il prestito gratuito. Secondo una ricerca sullo stato di soddisfazione degli utenti dello SDIAF, condotta dalla facoltà di statistica dell'Università di Firenze, è risultato che si tratta del servizio più gradito dalla cittadinanza.Hanno partecipato alla giornata inaugurale del convegno, oltre all'assessore alla cultura, Augusto Marinelli rettore dell'Università di Firenze, Paolo Marrassini preside della facoltà di lettere e filosofia, Tullio de Mauro, Nicoletta Maraschio, Alberto Asor Rosa, Sandro Rogari, Anna Dolfi, Francesco Sabatini e Harro Stammerjohann. (uc)