Oggi oltre 300 bambini nel Salone dei Cinquecento per la giornata conclusiva del progetto "Poke-ma-regole"
Il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio ha accolto oggi oltre 300 bambini per la manifestazione conclusiva del progetto "Poke-ma-regole", inserito all'interno delle "Chiavi della città", l'offerta di cento possibilità formative proposta ogni anno alle scuole dall'assessorato alla pubblica istruzione. Al progetto "Poke-ma-regole" quest'anno hanno partecipato complessivamente 11 scuole e 14 classi per un totale di 290 ragazzi dai 6 ai 14 anni di età e 19 insegnanti che hanno guidato gli studenti, con la collaborazione dell'Arci, alla scoperta dei principi e della sfida della convivenza civile in una città di tutti.Per il prossimo anno hanno dato la disponibilità a partecipare all'iniziativa con le scuole i vigili di quartiere del corpo di Polizia municipale e i rappresentanti dell'Auser. Il lavoro si è articolato in due fasi, la prima ha coinvolto le classi che negli anni precedenti non hanno aderito al progetto, mentre la seconda è stata dedicata agli aficionados' dell'iniziativa. Le classi che hanno partecipato per il primo anno al progetto hanno consegnato stamani all'assessore alla pubblica istruzione l'atto di impegno che si assumono per il prossimo anno scolastico, mentre le classi del secondo anno hanno spiegato come hanno realizzato il loro impegno.Il progetto "Poke-ma-regole" vuole agire su alcuni piani che sono la riflessione sul principio della convivenza e i valori sociali, la responsabilizzazione dei comportamenti, l'analisi del territorio su elementi positivi e negativi per la sicurezza e la vivibilità. La chiave di lettura per la realizzazione di questi obiettivi sono state le idee e i valori dei ragazzi che hanno sintetizzato in una sorta di formula il rapporto con le istituzioni: io osservo-tu mi ascolti-insieme agiamo sulla nostra città.Così nelle scuole è stato portato avanti un lavoro mirato a sviluppare nelle nuove generazioni una coscienza civile, democratica e solidale e a sensibilizzare i ragazzi sul tema della responsabilità individuale, oltre a fare emergere la loro personale definizione di cosa significa civiltà e inciviltà nella vita quotidiana.Le classi che hanno partecipato al progetto per il primo anno sono state: la 2 A dell'elementare Damiano Chiesa, la 3 B dell'elementare Montagnola Isolotto, la 3 A dell'elementare Nadia Nencioni, la 1 A della media Manzoni, la 1 D della media Compagni. Le classi giunte al secondo anno dell'iniziativa sono state: la 4 A e la 4 C della Montagnola Isolotto, la 4 C dell'elementare Padre Balducci, la 4 C dell'elementare Spartaco Lavagnini, la 5 C dell'elementare Vittorio Veneto, la 3 A della media Botticelli-Puccini, la 3 B della media Pieraccini-Rosselli-Verdi, la 2 D della media Poliziano-Guicciardini. (vp)