"Stazione di confine", si inaugura il nuovo centro educativo culturale per bambini, giovani e adulti di via Attavante
Un centro educativo e culturale che si propone con una serie di attività, laboratori, spazi e occasioni culturali come luogo di incontro, di confronto e di crescita per bambini, giovani e adulti della città. E' questa la sfida di "Stazione di confine" il centro di via Attavante che è stato presentato oggi dall'assessore alla pubblica istruzione e che sarà inaugurato domani con un momento di festa per tutta la città alla presenza del sindaco, dell'assessore e del presidente del Quartiere 4.La struttura di via Attavante 5, realizzata negli anni Settanta come complesso scolastico, è stata ristrutturata dall'Amministrazione comunale con una spesa di poco meno di 1 milione di euro: il nuovo centro culturale è destinato all'aggregazione giovanile ma non solo in una zona in rapida espansione come quella di Ponte a Greve. Il progetto di "Stazione di confine" nasce proprio dalla collaborazione e dal confronto con i cittadini della zona che si sono impegnati, insieme al Comune ed al Quartiere, per realizzare la struttura.Diverse le aree di attività del centro dai servizi (informazione, centro di documentazione, internet point, ludoteca, aula multimediale, sala prove) allo spazio dedicato alla comunicazione (radio, giornale, sito web, laboratori di comunicazione). Il centro sarà poi un punto di riferimento per attività culturali e ricreative con concerti, rassegne cinematografiche e teatrali, mostre, sala prove per la realizzazione di performance musicali e stazione radio, ma anche per iniziative educative con le esperienze del commercio equo e solidale (baratto, banca del tempo, vendita di prodotti del circuito equo e solidale, bar equo e solidale), i corsi di formazione per giovani, insegnanti, operatori dell'associazionismo e del terzo settore e della cooperazione, l'orientamento scolastico e professionale (guida alla scelta scolastica e universitaria, bilancio e certificazione delle competenze), i laboratori di educazione allo sviluppo, diritti umani, cooperazione, partecipazione sociale, e, ancora, autoimprenditoria (progettazione, fund raising) e attività internazionali (progetti europei, mobilità internazionale, volontariato europeo).Per la gestione degli spazi l'Amministrazione ha pubblicato nei mesi scorsi un bando per l'affidamento triennale della struttura a un soggetto esterno (cooperativa, associazione, società) che ha presentato per la selezione un progetto complessivo e articolato di attività educativa-culturale. Tra i quattro progetti presentati per la gara la commissione di esperti ha scelto quello dell'associazione Eurotrain, capofila di un raggruppamento di associazioni. "Stazione di confine" è il progetto vincitore che dà al nome anche al centro e rappresenta la volontà di creare, in un'area periferica, uno spazio qualificato e animato, ricco di opportunità di conoscenza, sperimentazione ed incontro.E' stato previsto per il futuro gestore la possibilità, attraverso un ulteriore stanziamento di 30 mila euro, di provvedere all'allestimento dei locali in linea con il progetto presentato.Nella realizzazione delle attività verranno coinvolte numerose associazioni ed organizzazioni del territorio di vario orientamento ed ambito di interesse, che già hanno dato la loro adesione, e un ruolo rilevante lo avranno le esperienze musicali e i laboratori del Gusias per l'educazione alla non-violenza e alla costruzione di una cultura di pace rivolti ai bambini e ai ragazzi delle scuole.La "Stazione di confine" di via Attavante, infine, vuol essere anche luogo e spazio per eventi, manifestazioni di livello cittadino, concerti con la presenza di Dj grazie alla collaborazione di Controradio e RadioToscana Network.Il gruppo di gestione del nuovo spazio educativo culturale è costituito da Eurotrain, Busillis, Il Contesto, Rete di Indra Onlus, Veb accademia europea. Le associazioni che aderiscono al progetto sono Anelli Mancanti, Athenaeum Musicale Fiorentino, Ass. Musicale Landini, Arciragazzi, Cantiere di Critica Culturale, Centro Studi Reich, Circo Tascabile, Clarence, Controradio, Coop. Elfo, Coop. Macramè, Eidos, Gusias, Il Globo, Isole Comprese Teatro, Lega Italiana Improvvisazione Teatrale, Mani Tese, Marasma, Metamorfosi, Modus, OSA Teatro, Radio Monte Serra RTN, Rete ENOA, Rete Yen, Ucodep. (vp)IN ALLEGATOScheda sul Centro educativo culturale "Stazione di confine"L'intervento di ristrutturazione della struttura di via Attavante ha garantito non solo la messa a norma dei locali, ma anche la possibilità di un uso differenziato e flessibile degli spazi capaci di ospitare diversi tipi di attività.I lavori, recentemente ultimati a cura della Direzione servizi tecnici del Comune, sono stati interamente finanziati sul bilancio comunale per una spesa complessiva di poco meno di un milione di euro. La Direzione istruzione ha invece provveduto all'allestimento della struttura, sulla base di un'idea progettuale di massima. I tempi di intervento sono stati in parte ritardati dall'esigenza, sorta due anni fa, di trasferirvi temporaneamente dal plesso attiguo la scuola dell'infanzia Bechi, oggetto di un radicale intervento di ristrutturazione.Il progetto propone una rete di attività e programmi per creare un luogo di incontro e di scambio centrato sulla valorizzazione delle risorse giovanili individuali e di gruppo, con lo scopo di attivare la partecipazione giovanile prevenire la dispersione scolastica favorire l'integrazione di giovani immigrati promuovere l'inserimento di giovani diversamente abili nei vari gruppi giovanili diffondere la cultura della formazione e dell'europeismo giovanile attraverso percorsi ed esperienze di scambio di buone prassi, di mobilità ecc. costruire rapporti con le scuole attraverso laboratori sull'informazione e comunicazione ed altre offerte educative utili alla crescita ed al protagonismo dei bambiniE' nella prospettiva del gruppo di gestione tuttavia allargare e rafforzare la collaborazione della rete delle organizzazioni sia mettendo in rete i servizi gestiti dal privato sociale, sia coinvolgendo altri organismi educativi (scuole, associazioni sportive). Così come si intende sensibilizzare e rendere partecipi, a livelli diversi, anche le altre componenti della comunità locale come le famiglie, i gruppi informali, il mondo del lavoro a cui i giovani si affacciano o in cui sono già attivi.