Quartiere 4: "Gocce di Pace", due nuovi appuntamenti. Un progetto delle scuole per l'infanzia "Ciari" e "Rodari"

"Gocce di Pace" è diventato il filo conduttore della programmazione didattica grazie ad un intreccio di energie che ha coinvolto anche numerose realtà istituzionali e associative a livello circoscrizionale e cittadino (la Biblioteca Comunale Isolotto, il Centro Giufà, il Comitato "Fermiamo la Guerra", il Forum dell'Acqua).Questo percorso ora presenterà due nuovi appuntamenti pubblici.Il primo è previsto per domani, mercoledì 5 maggio alle 17,00 all'auditorium della scuola elementare Don Milani in piazza Carlo Dolci 1, quando sarà presentato un libro che raccoglie questa esperienza, con interventi di: Claudio Vassanelli, presidente del consiglio di circolo 1, Ugo Giorgi, dirigente scolastico del circolo 1, Enzo Mazzi della comunità dell'Isolotto, Andrea Bagni, vicedirettore della rivista "Ecole", Tommaso Fattori del Forum Nazionale per l'Acqua.Il secondo appuntamento si terrà lunedì 10 maggio alle 17,00 alla scuola dell'infanzia Rodari in via Siena, quando si svolgerà l'inaugurazione della mostra "Gocce di Pace" con i materiali preparati dai bambini e dove sarà anche ospitata la mostra fotografica di Marco Quinti: "Da Mumbay al Campo del Poderaccio".Da alcuni anni le scuole dell'infanzia Ciari e Rodari del circolo didattico 1, stanno conducendo, in stretta cooperazione fra ragazzi, insegnanti e famiglie, un progetto innovativo e stimolante: "Il Bambino Planetario". Fu Ernesto Balducci a coniare la definizione di Uomo Planetario, per tratteggiare l'umanità che sarebbe scaturita da un mondo finalmente in grado di interrompere il circuito dei conflitti tribali e delle appartenenze etniche. Un'umanità capace di percepirsi come un unico villaggio senza confini. Purtroppo la storia di questi anni è ancora dominata da violenza, guerra e intolleranza ed è sempre più evidente che si diventa "planetari" solo iniziando a ragionare, fin da bambini, in una dimensione totale, cercando di riannodare le separatezze esistenti dentro di noi (a cominciare da quella fra mente e corpo), fra noi e i nostri simili, fra il genere umano e la natura.Quest'anno il progetto è stato caratterizzato dai temi dell'acqua e della pace. L'acqua è un bene naturale, un diritto universale che oggi è negato ad oltre un miliardo e mezzo di persone dei Paesi poveri e che altrove rischia di trasformarsi in una merce da vendere solo a chi se la può permettere. La pace rappresenta la sintesi di tutte le aspirazioni più genuine dell'umanità all'alba del terzo millennio, perché contiene in sé valori fondanti come la giustizia sociale, il riequilibrio fra nord e sud del mondo, il pluralismo etnico e culturale come fulcro della convivenza civile nella società globalizzata. (uc)