Abbate (vicepresidente commissione bilancio): «Il tributo comunale per gli studi professionali odontoiatrici deve essere dimezzato»

Il tributo comunale per gli studi professionali odontoiatrici deve essere dimezzato. E' quanto chiede, in una proposta di delibera, il vicepresidente della commissione bilancio Valerio Abbate.«La Regione Toscana - hanno spiegato Abbate e Palo Francesco Orlando, presidente della sezione fiorentina dell' "Associazione italiana odontoiatri" - ha approvato una serie di norme che regolano l'apertura degli studi medici odontoiatrici e degli studi medici che operano in via endoscopica attraverso una richiesta di autorizzazione da presentare al Comune. La legge regionale è stata messa a punto per tutelare la salute pubblica intesa come salute del paziente e degli operatori sanitari. Purtroppo il Comune ha previsto una nuova "entrata extratributaria" per la gestione delle autorizzazioni degli studi medici professionali, pari a 600 euro, che avrà un solo effetto: l'aumento delle tariffe per le prestazioni professionali. Questa nuovo balzello toccherà l'interesse primario dei cittadini, cioè la salute: il 90% delle terapie odontoiatriche è eseguito presso strutture private e tassarle significa aumentare i costi e quindi diminuire il numero dei pazienti che vi possono accedere».«A Firenze ci sono ben 1300 studi odontoiatrici - ha ricordato il vicepresidente della commissione bilancio - questo vuol dire che l'amministrazione comunale incasserà circa 780mila euro. Parte di questo denaro servirà a coprire i costi degli uffici e degli oneri che questi ultimi dovranno corrispondere all'azienda sanitaria locale: una cifra di circa 430mila euro. Che fine faranno i circa 350mila che rimarranno nelle casse comunali? Per questo motivo sarebbe più opportuno dimezzare questo ingiusto balzello». (fn)