Aeroporto, Sgherri (Rifondazione): «Sindacati uniti per garantire i posti di lavoro e sventare le minacce dell'azienda»
«Tutte le organizzazioni sindacali si devono sentire impegnate a garantire una rappresentanza aziendale eletta dai lavoratori, proprio per riconsegnare ai legittimi delegati il mandato a trattare. La situazione non sarà facile neanche nei mesi futuri e per affrontarla con decisione e condivisione è necessario l'impegno e la rappresentanza diretta dei lavoratori dell'aeroporto». E' quanto ha dichiarato la capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri a proposito «della trattativa fra Aerporti di Firenze spa, la società che gestisce l'aeroporto di Peretola, e le rappresentanze sindacali unitarie sul piano aziendale che, all'inizio, prevedeva una riduzione di organico dei lavoratori della "Cooperativa Operosa" e la volontà di non rispettare l'accordo sottoscritto un anno fa e che riguardava il passaggio da tempo determinato a tempo indeterminato di 5 lavoratrici con il conseguente loro licenziamento».«L'intervento dei capigruppo in consiglio comunale - ha sottolineato la Sgherri - ha permesso il ripristino delle relazioni sindacali ma questo primo risultato ha prodotto un accordo tra la rappresentanza sindacale aziendale e "Aeroporto di Firenze spa" azienda inquietante. In cambio all'impegno di 11 assunzioni tra impiegati e operai tra i quali le 5 lavoratrici e alcune tutele scritte per i lavoratori de "L'operosa" ossia il mantenimento del posto fino al 30 giugno, prorogabile eventualmente fino al 30 settembre, l'azienda ha ottenuto che si applicasse l'istituto della flessibilità in entrata per i nuovi assunti: per lo stesso lavoro, a parità di contratto nazionale, sono state fissate condizioni diverse di lavoro per i neo assunti».«Questo accordo - ha aggiunto la capogruppo di Rifondazione Comunista - è stato sottoposto al voto dei lavoratori ma con una chiara minaccia esplicitata nel volantino sindacale secondo il quale un rifiuto del presente accordo significherebbe la non conferma a tempo indeterminato delle 5 lavoratrici. Questa minaccia la dice lunga sull'effettiva libertà dei lavoratori i quali se avessero bocciato l'accordo si sarebbero così assunti la responsabilità dei licenziamenti annunciati.L'azienda invece ottiene una cosa molto importante e inaccettabile ossia la rottura dei criteri di omogeneità nel trattamento dei lavoratori che a parità di lavoro e di responsabilità avranno condizioni di lavoro profondamente diverse.Che la situazione non sia normalizzata e che questo accordo non sia in realtà condiviso lo dimostra lo sciopero di lunedì scorso che ha registrato un'altissima adesione».«La privatizzazione dell'aeroporto - ha concluso la Sgherri - ha già mostrato il suo vero volto e la vertenza che si era aperta con i lavoratori è stata la conferma della giustezza delle motivazioni del voto contrario in consiglio comunale alla privatizzazione». (fn)