Osteoporosi, Agostini: «Le istituzioni si impegneranno per garantire maggiori attenzioni a chi soffre di questa patologia invalidante. Maggiori risorse per la prevenzione»
In Toscana il problema dell'osteoporosi riguarda circa il 20% delle persone oltre i 70 anni. E' quanto è emerso durante il convegno "Osteoporosi: un problema dalla ricadute sociali" svoltosi questa mattina in Palazzo Vecchio e organizzato dalla commissione per le politiche sociali e della salute, presieduta da Susanna Agostini.All'iniziativa hanno partecipato il vicepresidente della quarta commissione, Giovanni Orlandini, l'assessore regionale Enrico Rossi, il vicedirettore sanitario della azienda sanitaria locale Enrico Baroni, Eva Buiatti, dell'agenzia sanitaria regionale, Maria Luisa Brandi, dell'università di Firenze, oltre ai rappresentanti di molte associazioni.«L'osteoporosi - ha ricordato Susanna Agostini - è una malattia che danneggia in modo spesso irreparabile la massa ossea e colpisce soprattutto le persone della terza età. Si tratta dunque di una malattia invalidante che ha pesanti ricadute sociali sia, naturalmente per la persona che vede ridotte drasticamente le proprie capacità di autonomia che per i costi che deve sostenere il sistema sanitario. Dal confronto tra istituzioni specialisti e associazioni è emersa la volontà di porre una nuova attenzione verso tutto quei fattori che possono, attraverso un'adeguata campagna informativa, contribuire alla prevenzione e ad una tempestiva riabilitazione».«Durante il convegno di stamani - ha sottolineato la presidente della commissione per le politiche sociali e della salute - sono emersi dati certi sulla possibilità di migliorare, anche a Firenze, quello che stiamo già facendo in termine di prevenzione: abbiamo acquisito che l'accumulo della massa ossea si forma entro i primi 25 anni di vita e quindi è necessario diffondere una cultura alimentare che agevoli, fin dai primi anni di vita, l'assunzione di calcio. E' poi emerso che il fumo in gravidanza danneggia la massa ossea del nascituro. Da qui la necessità di educare, attraverso la "Società della salute", tutti i cittadini a migliori stili di vita, ad una migliore prevenzione, diffondendo la conoscenza dei più aggiornati sistemi di intervento, di cura e di riabilitazione».«Particolare importanza - ha sottolineato Susanna Agostini - è l'impegno che l'assessore regionale Enrico Rossi si è assunto per inserire questa malattia nell'elenco delle "patologie con gravi ricadute sociali". In questo modo la Regione Toscana sarà in prima fila anche nella battaglia parlamentare per il riconoscimento della osteoporosi come "malattia sociale invalidante"». (fn)