Il "Villaggio dei diritti" nel salone dei Cinquecento: 900 alunni contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Lastri: "Percorso per sviluppare la consapevolezza sui diritti dei bambini"
Il diritto di giocare, di studiare, di "essere ascoltato perché non sono invisibile", di avere una casa e una famiglia. Sono questi i diritti dei bambini che circa 900 alunni di venti scuole elementari e medie della città hanno individuato, conosciuto e confrontato con quello che succede veramente in alcuni paesi del mondo. Il progetto, inserito all'interno delle offerte formative dell'assessorato alla pubblica istruzione "Le Chiavi della città", si chiama "Il Villaggio dei diritti" e stamani il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio è stato riempito da disegni, cartelloni, testimonianze, racconti e domande dei bambini fiorentini ma anche di una rappresentanza di ragazzi del Brasile e del Perù.La giornata, aperta dall'intervento dell'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri, ha rappresentato il momento culminante del lavoro svolto in 38 classi sullo sfruttamento e il lavoro minorile, oltre all'approfondimento sui diritti e il benessere dei bambini. La cooperativa sociale Macramè ha realizzato il progetto in collaborazione con molte associazioni tra cui Arci, Libera, Unicoop Firenze, Istituto degli Innocenti, Mani Tese e Banca Etica. Stamani erano presenti le elementari "Duca D'Aosta", "Matteotti", "Vittorino da Feltre", "Vittorio Veneto" e le medie dell'Istituto salesiano, "A.Cambio-B.Angelico", "Botticelli-Puccini", "Pieraccini-Rosselli-Verdi", "Ghiberti-Ungaretti-Barsanti" e "Masaccio-Calvino-D.Milani" e domani toccherà alle altre scuole che hanno partecipato al progetto. Una rappresentanza di bambini e ragazzi brasiliani della "Casa della pace" di Rio De Janeiro e del Perù, ospiti per uno scambio culturale a Firenze, hanno portato la loro testimonianza."Questo progetto è nato quattro anni fa con la partecipazione di 150 bambini che oggi sono diventati 900 con una presenza costante e fattiva delle scuole fiorentine al lavoro di conoscenza e di approfondimento sui diritti dei bambini ha sottolineato l'assessore Lastri - . Questi numeri ci dicono che siamo cresciuti insieme in un percorso educativo che ci dà l'opportunità di conoscere le condizioni di vita dei bambini di tutto il mondo e di impegnarsi perché il diritto all'istruzione, al gioco, ad avere una famiglia diventino patrimonio intoccabile di ogni bambino".Il "Villaggio dei diritti" ha portato nelle classi la realtà difficile del lavoro minorile sollecitando una riflessione che toccherà tutta la città con i due eventi previsti per maggio. Il primo Congresso mondiale dei bambini contro lo sfruttamento del lavoro minorile si tiene in Italia dal 10 al 16 maggio insieme a una serie di iniziative organizzate da Mani Tese in qualità di coordinatore europeo della Global March against Child Labour. A Firenze l'incontro si svolgerà dal 10 al 12 maggio al Palazzo dei Congressi, mentre la Global March toccherà la città il 13 maggio. 500 bambini e ragazzi tra 10 e 17 anni, provenienti da tutte le aree geografiche, potranno condividere le proprie esperienze, richiamare gli Stati e le Organizzazioni internazionali presenti alle responsabilità assunte, e proporre alla Comunità internazionale un programma d'azione ed una dichiarazione finale contro lo sfruttamento dell'infanzia e per la garanzia dell'istruzione universale.Nel mondo un bambino su sei lavora in condizioni di sfruttamento: si calcola che siano almeno 246 milioni i bambini sfruttati, la maggior parte dei quali non andrà mai a scuola. Grazie all'alleanza lanciata dalla Global March against Child Labour, proprio i bambini salvati dallo sfruttamento, ai quali è stata data la possibilità di andare a scuola, hanno fatto sentire la propria voce e hanno assunto la leadership per diffondere la consapevolezza sui diritti dell'infanzia.Molteplici gli obiettivi del progetto del "Villaggio dei diritti" a cominciare dalla promozione di percorsi di consapevolezza per bambini, ragazzi, educatori sulle problematiche legate ai diritti dei bambini e sulla realtà del lavoro minorile fino alla sensibilizzazione sulle condizioni di vita dei bambini in altri paesi. Il titolo dato al laboratorio "Il Villaggio dei diritti" vuole, appunto, dare l'immagine della pluralità della proposta che si è sviluppata attraverso più itinerari di conoscenza e di approfondimento del problema scelti insieme agli insegnanti. (vp)