Domani all'Isolotto i festeggiamenti per la Pasqua etiope
Musica danze e cucina tipica. Così la comunità etiope domenica festeggerà la Pasqua al Circolo dell'Isolotto in via Maccari. Dalle alle ore 12 fino a mezzanotte si svolgerà la Pasqua etiope con un prete copto che celebrerà la messa per tutta la comunità. Dopo la Messa avrà inizio la festa vera e propria con le donne vestite con il loro tipico costume bianco ricamato a mano, con i piatti tipici del sabato come lo "zgni con ingera", un specie di spezzatino di carne molto piccante con il pane schiacciato e altri contorni di verdure. Un modo per mantenere viva la cultura e la fede religiosa di questo popolo che a Firenze è piuttosto numeroso.Secondo il rito cristiano copto, la Pasqua etiope viene ricordata solo ogni tre anni, insieme alla Pasqua cattolica. Quest'anno la Pasqua coincideva proprio con il giorno 11 aprile, come la Pasqua cattolica; purtroppo la maggior parte delle persone etiopi presenti a Firenze, non si potevano assentare dal lavoro nelle famiglie e non disponendo, peraltro, del servizio pubblico di trasporto non hanno potuto celebrare la solennità pasquale. E' stato dunque deciso dall'Associazione Etiopia in Toscana di festeggiare questa importante scadenza del calendario religioso Copto la domenica successiva, ovvero il 18 aprile 2004."Oltre alle donne della comunità etiope, grazie alle quali si potrà realizzare questa celebrazione ha detto l'assessore all'immigrazione Marzia Monciatti- voglio ringraziare il presidente della casa del popolo Piero Nesi che ha aiutato la comunità ad organizzare insieme all'assessorato questo evento"L'Associazione è stata fondata nel 1999 ed ha sede in via Cino da Pistoia 17 a Firenze. La sua responsabile si chiama Timi Tadesse. Si occupa di riunire tutte le cittadine i cittadini etiopi presenti in città e spesso, l'oggetto delle riunioni è proprio la situazione del Paese di origine nel quale la guerra ha lasciato ancora molti disagi: ha distrutto case e scuole e molti anziani e bambini sono rimasti senza sostegno e vivono per strada. L'Associazione insieme all'Ambasciata, che ha sede a Roma,cerca di raccogliere fondi per aiutare il Paese e la popolazione. Sono riusciti a costruire una scuola a Mekele; gli associati desiderano proseguire in questa opera per sostenere ancora altre persone, per dare loro un alloggio e medicinali. Questo scopo, concreto ed importante, accomuna tutti gli etiopi qui residenti, che sono circa 80 e lavorano per la maggior parte nelle famiglie italiane.In Etiopia la Pasqua si celebra dopo 45 giorni di Quaresima, nella quale ci si astiene dalla carne, mangiando solo legumi; questa tradizione viene mantenuta viva dalle donne, in particolare quelle più anziane. Il rito Copto di Pasqua, come quello Cattolico, prevede la Messa del Sabato Santo che a Firenze è stata celebrata nella Chiesa Russa, perché il rito Ortodosso è più vicino a quello Copto.La festa è aperta a tutti coloro che vorranno partecipare e saranno serviti anche piatti italiani. Ci sarà musica etiope e sicuramente molti balleranno, soprattutto i più giovani.