Porte telematiche, Toccafondi (ApF): «I dati confermano che il sistema sta rendendo la vita impossibile alle attività commerciali»

«Una situazione al limite del paradosso. Per adottare un sistema che nelle intenzioni doveva "salvare" il centro storico, si rischia di rendere impossibile la vita delle attività commerciali che si trovano all'interno della zona a traffico limitato e comunque chi deciderà di rimanere ha un aumento dei costi diretti o indiretti che per forza di cose dovrà scaricare sui clienti. A conti fatti questo sistema conviene solo al bilancio comunale». Così il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi giudica i «dati del sistema delle porte telematiche che riguardano il terzo mese di attivit໫Il trend delle multe risulta costante- ha aggiunto Toccafondi - per questo siamo quindi in grado di poter fare delle valutazioni e delle previsioni. I dati delle prime due settimane di funzionamento del nuovo sistema di controllo degli accessi alla zona a traffico limitato in funzione in sole sette porte telematiche ha fatto registrare circa 23mila violazioni. Durante il primo mese, le porte telematiche, ogni giorno, hanno registrato circa duemila violazioni ma solo la metà di queste ultime sono state poi confermate dalla polizia municipale. Secondo l'esperienza maturata nel secondo e adesso nel terzo mese, da mille multe siamo passati a 600 circa con sette porte attivate e a marzo con quindici porte attive il dato si aggira sulle 1200 multe. Un dato quindi che possiamo prendere per costante. In un anno, di questo passo, possiamo con una certa convinzione arrivare a dire che le contravvenzioni saranno circa 380mila per un totale di oltre 25 milioni di euro».«Dati impressionanti - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - anche se la stessa "Società autostrade spa", a leggere l'allegato V al contratto firmato il 26 giugno 2003, forse non reputa molto lontani dalla realtà. Questo perché nel contratto viene previsto che le "parti si incontrino per trovare idonei correttivi gestionali" solo nel caso in cui le foto scattate siano oltre le 700 mila per trimestre, ovvero due milioni e 800 mila foto scattate l'anno, più del doppio di quelle effettivamente scattate nel primo mese. C'è però un altro passaggio dell'allegato che deve far riflettere e la cui interpretazione chiedo all'assessore competente: "Per la valorizzazione di questo servizio si è calcolato un flusso medio di 3000 transiti e 400 foto al giorno, esclusi sabati e domeniche, per ciascun varco, stimato assumendo che tutti gli aventi diritto all'accesso alla ztl siano equipaggiati con telepass". Visto che si parla di valorizzazione del sistema e di 400 foto in media a porta non vorremmo che, anche alla luce degli altri sistemi già rodati nel resto d'Italia, questo dato fosse da intendersi come realistico».«Quanto alle auto con targa straniera - ha concluso Toccafondi - solo tra il 12 e il 24 gennaio sono state inviate 750 contravvenzioni, pari a una media di circa 70 contravvenzioni al giorno. Una percentuale alta se si pensa che il periodo di riferimento, ovvero fine gennaio, era a basso flusso turistico. Un altro dato fornito deve far riflettere. L'amministrazione comunale afferma che la riduzione media in questi tre mesi di passaggi sia del 14% circa. Una diminuzione che riguarda, a logica, tutti coloro che arrivavano in centro per una specifica attività. In particolare una forte diminuzione di clientela è confermata dalle attività commerciali che si trovano all'interno della ztl. Quella pur modesta riduzione del 14% di passaggi diventa alta se riguarda coloro che entravano i ztl per fare acquisti.Solo così si spiegano le varie iniziative che singoli ristoratori o negozi stanno attuando ovvero quella di pagare il parcheggio in garage privati o organizzare transfert da parcheggi limitrofi. Maggiori costi che inevitabilmente ricadranno sulla clientela con conseguenze che possiamo immaginare. All'interno della ztl le piccole e medie imprese dovranno affrontare nuove spese che poi, molto probabilmente, scaricheranno sui clienti. Gli stessi problemi riguardano anche i fornitori che in non pochi casi, e soprattutto per i piccoli esercizi commerciali, si rifiutano oramai di entrare nella zona a traffico limitato». (fn)