Amianto all'Isis da Vinci, false le ricostruzioni del sito Affari italiani' su due interventi alla scuola
Due interventi urgenti eseguiti nel rispetto delle leggi sulla sicurezza e sul trattamento e lo smaltimento dell’amianto. Così l’amministrazione replica al sito on line ‘Affari italiani’ che ha pubblicato, sotto il titolo ‘Bonificano l’amianto senza protezioni. E con gli studenti in classe’, due video su lavori effettuati, per conto del Comune, all’Isis Leonardo da Vinci il 12 gennaio 2009 e il 23 febbraio 2012.
Il 12 gennaio 2009 i tecnici del Comune sono intervenuti su richiesta del responsabile della sicurezza dell’istituto verificando che era caduto a terra un pezzo della cornice esterna della copertura della struttura del ‘Professionale nuovo’. Dall’esame è risultato che si trattava solo di cemento armato. In accordo con il tecnico del Comune che segue la manutenzione dell’Isis da Vinci, è stata così incaricata una ditta esterna per rimuovere, nei giorni successivi, anche le altre cornici pericolanti. Tutte quante sono poi state portate in discarica. Per questo intervento gli operai intervenuti erano tutti muniti di cinture speciali e altri dispostivi di sicurezza previsti dalla legge.
Quanto all’intervento del 23 febbraio 2012 i tecnici dell’amministrazione, sempre su segnalazione dell’Isis da Vinci, hanno effettuato, il 22 febbraio, un sopralluogo per delimitare e interdire un zona del piazzale. Successivamente la direzione servizi tecnici del Comune ha incaricato una ditta specializzata, iscritta nell’ ‘albo regionale gestore rifiuti’ che, la sera stessa, ha inoltrato il piano di lavoro all’azienda sanitaria locale. Quest’ultima, la mattina del 23 febbraio, ha recepito il piano, prescrivendo alcune modalità operative. Gli operai della ditta sono intervenuti sotto costante controllo di tecnici del Comune, indossando caschi, cinture di sicurezza, tute, guanti e maschere con i filtri. Il materiale è stato subito incapsulato e poi rimosso perché pericolante. L’operazione è durata, complessivamente, quattro ore e al termine il materiale è stato smaltito in una discarica autorizzata. La chiusura dei lavori e l’avvenuto smaltimento sono stati poi notificati, così come prevede la legge, all’azienda sanitaria locale.
«Relazioni degli uffici e foto degli interventi – ha spiegato la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi – sono stati trasmessi al nostro ufficio legale cheora valuterà eventuali azioni giudiziarie a tutela dell’amministrazione». (fn)