Amianto all'Isis Leonardo da Vinci, Giachi: «25 interventi di bonifica dal 2001. E risposte puntuali alle interrogazioni»

La vicesindaca: «Falso quanto dichiarato dalla consigliera Xekalos»

«È falso quanto dichiarato dalla consigliera Xekalos. Ad ogni interrogazione l’amministrazione ha puntualmente risposto, garantendo inoltre l’accesso agli atti in suo possesso».
Lo sottolinea la vicesindaca e assessora all'educazione Cristina Giachi a proposito della vicenda amianto all’Isis Leonardo da Vinci.
«Quanto alle dichiarazioni dei rappresentanti di Ona sulla presenza di decessi e malattie collegabili alla frequentazione della scuola – ha aggiunto la vicesindaca - mi auguro che si tratti di evidenze certe e provate, e che non si speculi sulle disgrazie delle persone. Si rischia, altrimenti, di procurare allarme e di generare sospetti sull’operato dell'amministrazione che ha sempre fatto tutto quanto in suo potere per garantire la salubrità degli ambienti, specialmente di quelli scolastici».
«Nel 2004, dopo la mappatura di tutti gli elementi della struttura - ha ricordato - venne stato stilato un documento molto articolato, tra Comune e dirigenza scolastica, per la gestione e la manutenzione delle strutture che contenevano amianto. Il documento era stato redatto in collaborazione e sotto la supervisione dell’azienda sanitaria locale. Su indicazione proprio di quest’ultima si è poi arrivati al decalogo del dirigente scolastico per l’utilizzo degli ambienti del biennio».
«All'Isis, attualmente - ha aggiunto la vicesindaca - sono presenti tre elementi in cemento-amianto: le pareti nel biennio, un cassone dell'impianto di riscaldamento e una canna fumaria sul tetto triennio. Queste strutture sono oggetto di ispezioni periodiche».
«Senza dimenticare - ha proseguito - che dal 2001 che stiamo via via bonificando questo istituto, con 25 interventi effettuati complessivamente. Proprio nel 2001 abbiamo messo in sicurezza il cassone dell'impianto di riscaldamento della struttura denominata ‘professionale vecchio’. L'anno successivo è stata la volta sia della copertura del ‘professionale vecchio’ che del ‘reparto idraulici’, alle officine del
triennio. Nel 2004 i lavori hanno riguardato i ‘pluviali’ del ‘professionale vecchio’, i cassoni in disuso, nel sottosuolo del triennio e in quello del biennio, i pannelli in disuso nel magazzino del biennio, le lastre in disuso al reparto tipografia del ‘professionale vecchio’, le guarnizioni della caldaia del triennio, il cassone dell’impianto di riscaldamento della ‘palazzina motoristi’. Nel 2005 è stata la volta del forno in disuso nel sottosuolo del triennio. Un anno dopo ci sono stati interventi alle coperture delle officine del triennio, alla copertura del deposito bombole del cosiddetto ‘professionale nuovo’, a quella del locale compressori delle officine del triennio, alla canna fumaria e ai pluviali del ‘reparto edili’ sempre alle officine del triennio. Nel 2007 l’amministrazione ha bonificato la copertura del ‘reparto elettrauto’ del triennio. I lavori sono proseguiti nel 2011, sulle guarnizioni della caldaie sia del biennio che del ‘professionale nuovo, nel 2012 la copertura del corpo principale e il terminale di canna fumaria del ‘professionale nuovo’ e il cassone dell'impianto riscaldamento della ‘palazzina elettronica’. Infine, nel 2014, si è intervenuti sulla copertura posteriore e sul cassone dell'impianto di riscaldamento al ‘Professionale nuovo’ e sulla canna fumaria dei bagni delle officine del triennio». (fn)